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Vela, Tita-Banti: “Vogliamo l’oro anche a Parigi 2024”

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Ruggero Tita e Caterina Banti - Foto Bisi/GMT
Parigi ci ingolosisce, tre anni non sono così tanti…“. Dopo la medaglia d’oro conquistata a Tokyo 2020 nella categoria Nacra 17, Ruggero Tita e Caterina Banti puntano al bis olimpico ai Giochi francesi del 2024. “Vincere la medaglia d’oro è stato incredibile – ha detto Tita, protagonista insieme alla compagna di squadra della prima giornata del Festival dello Sport 2021 a Trento-. Riconfermarsi nel 2024 sarà più complicato, ma è uno stimolo che ci serve per continuare. Torniamo in gioco con la voglia e la necessità di apprendere qualcosa di nuovo, dato che è previsto un cambio di regolamento“.

Vincere l’oro ci ha cambiato la vita, ma voglio che cambi il meno possibile la mia voglia di competere e di andare in barca” ha aggiunto Tita. “Il successo nipponico è la conclusione di un cammino durato cinque anni” ha chiosato Caterina Banti. “Siamo molto diversi, ma abbiamo anche parecchie cose in comune – ha spiegato Tita sull’affiatamento in barca -. Il nostro è un rapporto innanzitutto professionale, ma è ovvio che se ne crea anche uno personale visto che passiamo più tempo tra noi che con i nostri rispettivi fidanzati“.

Credo che l’equipaggio misto sia un punto di forza: siamo riusciti a sfruttare i nostri aspetti positivi per uno scopo comune” ha sottolineato Caterina. “È importante che ognuno di noi abbia i propri spazi e i propri ritmi: è una cosa che abbiamo imparato nel corso degli anni” ha aggiunto Ruggero Tita, che non nasconde le difficoltà di collaborare con un’altra persona: “Caterina per un periodo è stata molto permalosa. Poi vinto l’oro si è rilassata“. Banti invece ritiene che Ruggero “a volte è eccessivamente preciso“. I due velisti hanno anche rivelato un aneddoto simpatico sul loro allenatore: “In Giappone è riuscito a non cambiarsi le mutande per tutta la durata dei Giochi“.

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