Mattia Camboni chiude al quinto posto la medal race dell’RS:X maschile del torneo di vela ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, medaglia d’oro per l’olandese Kiran Badloe, argento al francese Thomas Goyard e bronzo al cinese Kun Bi. In campo femminile, invece, Marta Maggetti termina in quarta posizione, con l’oro che finisce al collo della cinese Yunxiu Lu, l’argento alla francese Charline Picon e il bronzo alla britannica Emma Wilson.
Camboni si rende parte con il piede giusto nella medal race di RS:X maschile, portandosi subito al comando, ma qualche minuto più tardi riceve una pesantissima penalità per una partenza anticipata. Il primo leg vede in testa il polacco Piotr Myszka, che nell’arco di pochi minuti viene fermato per partenza anticipata, così come accade anche al francese Thomas Goyard. L’israeliano Yoav Cohen ne approfitta per portarsi al comando della gara davanti allo spagnolo Angel Granda Roque e allo svizzero Mateo Sanz Lanz. L’atleta israeliano si toglie la soddisfazione di vincere l’ultima regata, ma la medaglia d’oro va all’olandese Kiran Badloe, argento per il francese Thomas Goyard e bronzo per il cinese Kun Bi; quinto il nostro Mattia Camboni che chiude ad un solo punto dal podio.
Nella medal race dell’RS:X femminile grande partenza dell’israeliana Katy Spychakov e della polacca Zofia Noceti Klepacka, con quest’ultima che riesce a superare l’avversaria e a prendere la testa del gruppo. Nel primo leg Marta Maggetti, invece, dopo una partenza timida si rende protagonista di una bella rimonta fino alla seconda posizione. L’azzurra disputa una straordinaria gara anche nel secondo leg, quando completa il sorpasso nei confronti della polacca e conquista un meritato ed importante primo posto. Nel leg successivo, però, Marta subisce il ritorno delle avversarie e chiude quinta dietro alla francese Charline Picon e alla britannica Emma Wilson. La medal race, dunque, assegna la medaglia d’oro alla cinese Yunxiu Lu, l’argento alla francese Charline Picon e il bronzo alla britannica Emma Wilson; quarta piazza per la nostra Marta Maggetti.
