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Verstappen show in Bahrain, ma la Ferrari ha dimezzato lo svantaggio: l’analisi e i dati

Ferrari
55 SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, 16 LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, action during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship, WM, Weltmeisterschaft from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain - F1 - BAHRAIN GRAND PRIX 2024 DPPI Panoramic PUBLICATIONxNOTxINxFRAxBEL 240302_R01_BAHRAIN__BR36101

Si riparte da una vittoria di puro dominio di Super Max, ma la Ferrari è più vicina. Verstappen dà un segnale inequivocabile nella prima gara dell’anno in Bahrain e trionfa conducendo dal primo all’ultimo giro, con la solita aura di imbattibilità e imperturbabilità, anche se la macchina è cambiata e di molto. La sua Red Bull per il momento non ha rivali e non c’è confronto persino con Sergio Perez, che paga oltre 20″ al suo compagno, ma che con un bel secondo posto prova quantomeno a rinsaldare il proprio sedile sempre pesantemente a rischio per come è andata la seconda parte della scorsa stagione. E’ peraltro l’ottava vittoria di fila se si considerano le sette conclusive nello scorso anno, ma non solo: 55 trionfi, 99 podi, quinto Grand Chelem in carriera. Ed è un classe 1997, è bene ricordarlo.

Poi, però, c’è il Cavallino. La Ferrari si ritrova a essere seconda forza del Mondiale, ed era nelle attese, e nel confronto con lo scorso GP del Bahrain, un dato è incontrovertibile: Sainz nel 2023 arrivò a 48 secondi da Verstappen, quest’anno è a 25. Il distacco è dunque dimezzato e questo può far sorridere – ma non troppo, perché siamo comunque sopra ai tre decimi al giro di ritardo pronosticati come migliore delle ipotesi possibile dopo i test – la Rossa. C’è un abisso nel paragone con Verstappen, ma per ricucire il gap da qualche parte bisogna pur iniziare. Cambia invece poco per Leclerc: lo scorso anno si era ritirato, quest’anno è più volte andato vicino ad accarezzare questa idea per degli imprevisti problemi ai freni che hanno condizionato la sua gara fino a un quarto posto che comunque dice tanto, perché se con questi evidenti imprevisti alla monoposto numero 16, si riesce comunque a tener dietro agevolmente la Mercedes, vuol dire che il livello della monoposto è buono, e per il momento compete con quello di Perez, tiene dietro in modo netto i rivali, e si arrende soltanto allo strapotere di Verstappen. Cosa aspettarsi dall’Arabia Saudita? Difficile pensare a qualcosa di diverso da una vittoria di Verstappen, ma l’obiettivo è lottare con lui e ridurre ulteriormente il divario. A cominciare dalle qualifiche, dove già sembra lotta alla pari, e in gara, dove il doppio podio deve essere l’ambizione, raggiungibile però soltanto cancellando i problemi di affidabilità. A non avere problemi nelle frenate, se no, sarà l’entusiasmo.

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