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Un anno e mezzo di sconfitte, chiacchiere e poco gioco: l’Allegri bis è stato un fallimento

Massimiliano Allegri Juventus
Photo LiveMedia/Nderim Kaceli Turin, Italy, January 07, 2023, italian soccer Serie A match Juventus FC vs Udinese Calcio Image shows: Coach Massimiliano Allegri of Juventus Fc during the Italian Serie A, football match between Juventus Fc and Udinese Calcio on Jannuary 07, 2023 at Allianz Stadium, Turin, Italy. Photo Nderim Kaceli LiveMedia - World Copyright
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La Juventus sprofonda. E con essa anche Massimiliano Allegri. Un anno e mezzo dopo il suo ritorno in bianconero, il bilancio non può che essere fallimentare: tante sconfitte, nessuna gioia e anche una gestione della comunicazione tutt’altro che perfetta. A gennaio la Juventus è praticamente fuori dalla lotta Scudetto, fuori dalla Champions League nel girone più disastroso dell’ultimo decennio e con una prospettiva tutt’altro che rosea.

Eppure l’entusiasmo, ad agosto del 2021, era tangibile: la Juventus, dopo tre trofei vinti con Sarri (scudetto) e Pirlo (Coppa Italia e Supercoppa), chiedeva di più. Voleva tornare ai fasti del passato: vincere i campionati con grande anticipo, andare avanti in Champions League, ricreare la mentalità vincente. Inutile girarci attorno: tutti obiettivi falliti dall’allenatore livornese. Che non può neanche nascondersi con la storiella del quarto posto. La Juventus è già arrivata quarta l’anno scorso ed ha il monte ingaggi più alto di tutta la Serie A. Parte sempre per vincere, o comunque lottare per vincere. Soprattutto se in panchina si siede l’allenatore, per distacco, più pagato di tutto il campionato. Che dovrebbe marcare la differenza. E che invece ha riportato il solito calcio scheletrico, fatto più di battute che di gioco, non capendo che il mondo calcistico si è evoluto sempre più. Non bastano i campioni, non bastano le giocate. Quelle aiutano, certamente. Ma vince chi gioca meglio. Lo ha dimostrato il Milan di Stefano Pioli l’anno scorso e anche il Napoli di Luciano Spalletti in questa stagione.

Le umiliazioni storiche in Champions League in casa di Maccabi Haifa e Benfica, i cinque gol presi contro il Napoli, le finali perse contro l’Inter la scorsa stagione, le troppe prove negative in campionato, l’eliminazione lo scorso anno contro il Villarreal: la Juventus dell’Allegri bis è stata un fallimento. E parlare al passato non è un errore. Perché questa squadra non sembra poter avere un futuro con l’allenatore livornese in panchina: troppo imbrigliata in retaggi del passato appartenenti ad un calcio che non esiste più. Nonostante ci sia una Europa League e una Coppa Italia da giocare. Ma il discorso non cambia. Perché ormai vincere non è più l’unica cosa che conta. 

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