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Rugby, Sei Nazioni 2019: Italia sconfitta dal Galles, decisiva la prima mezzora

Italia-Galles, Sei Nazioni 2019 - Foto Antonio Fraioli

L’Italia del rugby viene sconfitta in casa all’Olimpico dal Galles col punteggio di 15-26. Due mete per parte e un match sostanzialmente equilibrato, ma gli azzurri pagano una prima mezzora in cui ad andare a segno sono solo gli avversari e solo con dei piazzati che di fatto risultano decisivi, visto che si è partiti con un handicap a quasi metà match di 0-12. Sconfitta dunque che lascia adito ad alcuni rimpianti.

Highlights Italia-Galles 15-26, rugby Sei Nazioni 2019 (VIDEO)

IL RACCONTO DEL MATCH – Inizio confortante degli azzurri, soprattutto in fase difensiva. Davanti ci sono due occasioni per tentare una ripartenza in campo aperto, ma c’è imprecisione da parte dei ragazzi di O’Shea. Sale in cattedra il Galles, che non riuscendo a trovare la via della meta decide di trasformare le punizioni per placcaggi irregolari in piazzati da tre punti. Ne arrivano quattro in serie per i nostri avversari, che si portano così sullo 0-12 mentre gli azzurri non riescono a produrre granché. La svolta arriva a pochi minuti dal termine del primo tempo, quando viene premiato il coraggio dell’Italrugby, che anziché seguire l’esempio degli avversari accontentandosi del tentativo dai tre punti, decide di mandare l’ovale in touche per provare a giocarsi il tentativo di andare a meta. Con costanza e cuore Stein riesce a sfondare e trova la prima meta del match, con Allan che poi è perfetto nella conversione da due. E’ 7-12 e poteva anche essere 10-12 se lo stesso Allan non avesse colpito il palo in occasione del tentativo di piazzato che chiude la prima frazione.

Secondo tempo che si apre con altri tre punti trovati dagli azzurri, che si portano sul 10-12 grazie al piede di Allan, che riscatta l’errore di un quarto d’ora prima. Da qui in avanti però come d’incanto il Galles torna a spingere e beffa gli azzurri trovando la prima meta e anche la trasformazione che vale il 10-19 al 55′ con Adams e Biggar che converte. A dieci minuti dalla fine la pietra tombale con la nuova meta di Watkin, quasi inevitabile per come si era messa e i due punti aggiuntivi di Anscombe che valgono il 10-26. C’è una nuova reazione d’orgoglio degli azzurri nel finale e arriva la meta di Padovani, con un’altra trasformazione mancata di Allan. Finisce così tra qualche rimpianto sul 15-26.

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