Serie A

Roma, Tiago Pinto: “Con Zaniolo era difficile fare meglio. Smalling? Sta solo a lui ora”

Tiago Pinto
Tiago Pinto - Foto LiveMedia/Lisa Guglielmi

Il general manager della Roma, Tiago Pinto, ha parlato in conferenza stampa dell’uscita di Zaniolo ma non solo. Ecco le sue parole: “Perdere Mourinho? Ovviamente noi eravamo consapevoli di quanto stava succedendo e ci ha fatto piacere che lui abbia deciso di continuare perché vuol dire che crede molto nel progetto. Su Zaniolo è normale che pensavo di poter incassare di più, una settimana fa avevamo una offerta più alta ma poi dopo tutto quello che è successo abbiamo preso in considerazione questa soluzione che non è male. Io non sono mai completamente contento, ma ho dei dubbi che si potesse fare meglio”.

E ancora: “Rapporto con Mourinho? Si cerca sempre il conflitto tra me e Mourinho, in realtà lavoriamo per il bene della Roma. Questa conferenza stampa non creerà dissapori, lavoriamo per la stessa squadra. Soddisfatto del mercato? No. Sentivo gli altri anni che la squadra fosse migliorata, non posso dire lo stesso ora perché abbiamo perso tre giocatori e ne abbiamo presi due. Confidiamo nel recupero di Wijnaldum, mi assumo la responsabilità e non dico quello che ho detto in passato. Devo dire che Zaniolo è stata una situazione difficile da gestire, con i paletti che abbiamo la soluzione c’era e poteva far piacere a tutti (Bournemouth, ndr), ma non siamo riusciti a fare le cose come avremmo voluto. Con i paletti che dobbiamo coprire, la sessione di mercato è diventata difficile.”

Proseguendo: “Se Zaniolo avesse accettato il Bournemouth, avremmo preso qualcuno, ma non dirò chi per rispetto. Abbiamo cercato di fare tutto in tempi stretti, poi Nicolò ha deciso di andare via e mancavano 15 giorni. Non voglio parlare di Zaniolo tutta la conferenza stampa, era amato in città ma ha deciso di andare via e le cose sono state sistemate. Rinnovi di Smalling ed El Shaarawy? Su El Shaarawy dico che sta facendo bene, sono due situazioni diverse. Smalling ha diritto fino a maggio di decidere cosa fare, con Stephan decidiamo noi. Stanno facendo bene, abbiamo contatti con l’agente di Smalling per continuare insieme, ma penso che tutti capiscono che il mercato sia finito oggi e abbiamo tempo per sistemare le cose, senza dimenticare che la parola è del giocatore. Non è solo responsabilità nostra, sono stati chiari tutti perché l’idea è continuare insieme, vediamo cosa accadrà”.

Sulle prossime sessioni di mercato: “Per un direttore sportivo è più facile prendere giocatori, per la mia immagine non è facile parlare sempre di paletti o di FFP, però non mi voglio nascondere. Non ho dubbi che in 3-4 anni la Roma sarà più solido e avrà un potere diverso, però dobbiamo fare questo percorso e non c’è altro modo. Quando parlo del FFP non è che voglio giustificare il mio lavoro, quando andrò via dalla Roma voglio avere la certezza di lasciare la Roma nel miglior modo possibile. Siamo terzi in classifica, ma dobbiamo proseguire su questa strada. In Italia non si è fatto nulla a gennaio, è un tema del calcio italiano ed è difficile competere con la Premier League. Sarà sempre difficile fare meglio di altri club, basti pensare che la squadra dal decimo posto in giù ha più potere economico di tutte in Italia. Sono fiducioso del lavoro con la Roma e con la UEFA, avremo una squadra competitiva in Champions League e che sceglierà chi vuole prendere, ma ora è così”.

Sugli esterni: “Karsdorp è a disposizione? A breve capiremo meglio questa situazione, lui è rimasto qui e Mourinho ne ha parlato un po’ pubblicamente. L’interesse della Roma è più importante, a breve si capirà che sarà a disposizione. Esterni? Su quel ruolo avevamo Celik, Zalewski, Spinazzola, Karsdorp, Vina, El Shaarawy. Giochiamo con un modulo diverso, in quello spazio lì c’è Dybala, Pellegrini, Solbakken, Volpato, non penso che ci manchino esterni. Vina era un giocatore che poteva darci una mano, poi per riprendere il suo valore di mercato e rinforzare la squadra, siamo riusciti a mandarlo in prestito e prendere un difensore che ci possa riequilibrare la squadra”.

Sulla Champions: “Devo sottolineare che la proprietà ha preso il club da due anni e mezzo e hanno fatto tanti investimenti per rendere la Roma più solida e forte. Hanno sempre detto che pensano a lavorare che a parlare, non posso criticarli. Quando parlo, lo faccio perché sono obbligato ma abbiamo anche il dovere di spiegare quello che facciamo. Su Mourinho non ricordo che abbia detto di aver chiesto un incontro, parliamo spesso e non è che Mourinho sia un tecnico qualsiasi che ha bisogno di chiedere un incontro. Ripeto, capisco che questo sia un tema che stiate cercando di estrapolare, ma il rapporto tra di noi si deve discutere in altra sede. Il tema della Champions? Né io né Mourinho abbiamo bisogno di una pressione extra, sappiamo tutti che sia diverso giocarla e non giocarla. Facciamo i conti a fine stagione, non mi va di dire che al 100% succede una cosa se andiamo in Champions o no, ci sono tante cose in mezzo. Ci dispiace per la Coppa Italia, ma penso che stiamo facendo bene, non penso che serva ulteriore pressione per i calciatori. Non è così”.

Finale ancora su Zaniolo: “Ha chiesto la cessione per via di una mancata proposta di rinnovo? Se qualcuno pensa che lui è andato via per la mancanza del rinnovo allora si sbaglia totalmente. Nicolò è stato amato come pochi giocatori, nel momento in cui si rifiuta di indossare la maglia della Roma si va oltre a ogni discussione sul rinnovo. Se guardate le big analizzate quanti giocatori hanno perso a parametro zero, la Roma non ha mai avuto grosse perdite da questo punto di vista. Anche io posso pensare che dovrei guadagnare una tale cifra, ma se poi chiedo di andare via e le uniche offerte sono quelle del Bournemouth e del Galatasaray una riflessione personale me la faccio se sono scarso o se c’è qualcosa di diverso che non va. La storia del club lo fanno i giocatori e gli allenatori. Tutti i problemi della Roma non li ha creati Nicolò, poi siamo stati un po’ delusi dal suo atteggiamento, però poi c’è una pagina che va avanti ed è la Roma che è più grande di tutti. Ormai conosciamo tutte le dinamiche per Zaniolo. Su Ziyech è vero che abbiamo parlato con i suoi procuratori e il Chelsea, non è il giocatore di cui ho parlato prima, ma era una delle ipotesi. Mi dispiace quello che gli è successo, è stato difficile per lui, però hanno avuto ragione quelli che ci hanno beccato con i procuratori di Ziyech”.

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