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“Ho preso una bella botta, sto bene ma l’ho vista brutta. Ero abbastanza pessimista per il Mugello ma da lunedì miglioro”. Così Valentino Rossi racconta l’incidente in motocross in un’intervista con Guido Meda. “Siamo andati alla Cavallara, lì ci sono salti grandi, durante uno di questi salti sono atterrato un metro fuori dalla pista, la moto si è piantata in discesa e ho picchiato forte per terra, una botta molto dolorosa. Ho provato a girare a casa ed è andata bene, ma la Yamaha di MotoGP è più aggressiva. L’altro problema riguarda la respirazione, perché quando guido i battiti crescono e il dolore aumenta”.
E il ricordo di Nicky Hayden: “È stato uno dei miei migliori amici nel paddock, i piloti americani hanno una grande sportività, non cambiano il loro comportamento se arrivano avanti o dietro in gara. Aveva appena chiesto alla propria fidanzata di sposarlo, ricordo che mi chiedeva consigli su cosa fare con la fidanzata durante le gare, su come gestirla quando andava in pista, se portarla o meno in gara… E’ una grande tristezza averlo perso.”
Il Dottore torna anche sulla dolorosa caduta a Le Mans: “In quel momento Vinales era il pilota da battere, è in testa al mondiale, ed è sicuramente quello più in forma, quello che ha più voglia di vincere. Non pensavo che potesse essere da subito più forte di Lorenzo, invece sembra ancora più forte. Ma questo per me è uno stimolo in più. Lì ho perso punti pesanti. Ma so che questo sarà un Mondiale pieno di ribaltoni, l’unico che può fare la differenza è Vinales, anche se Marquez sarà competitivo sia qui sia a Barcellona”.