“Io più volte mi sono lamentato con Fabio Paratici che il valore che stavamo dando a quei giocatori non erano congrui”. E’ un passaggio dell’interrogatorio a Federico Cherubini, dirigente della Juventus, non indagato nell’ambito dell’inchiesta sui conti bianconeri ma sentito dagli inquirenti, che così come riporta il Corriere della Sera edizione Torino, hanno poi fatto risentire a Cherubini una telefonata in cui disse: “Ci hanno detto de non fa’ le plusvalenze finte”. Lui risponde: “Nessuno mi ha detto di smettere, ma il cambio di progetto tecnico è avvenuto a luglio 2021. Questo ricordo. Le nostre strategie sono sempre all’interno dell’area sportiva. Agnelli, Nedved e il cda vedevano le plusvalenze quando venivano realizzate, ma non c’è mai stata un’indicazione in tal senso”.
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