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Dopo aver analizzato il tabellone playoff della Eastern Conference della National Hockey League, andiamo a vedere quello che ci aspetterà nella Western Conference. Negli ultimi 6 anni, per 5 volte la Western Conference ha portato alla vittoria della Stanley Cup una propria franchigia (3 Chicago, 2 Los Angeles). Possiamo parlare di concretezza, continuità e dominio partendo dalla prima serie con i campioni in carica impegnati contro St.Louis.
St.Louis Blues – Chicago Blackhawks
Grandissima rivalità fra le due franchigie che si rincontrano in Stanley Cup due anni dopo l’ultimo precedente. Esattamente come nel 2014 saranno i Blues ad avere il fattore ghiaccio casalingo per un’ipotetica gara7 allo Scottrade Center ma con gli Hawks, la squadra di Ken Hitchcock ha sempre dimostrato una grande fragilità soprattutto nelle gare esterne. Il 2014 era l’anno della prima esplosione di Vladimir Tarasenko che si rivelò giustiziere dei Blackhawks specialmente nei primi due incontri dove St.Louis conquistò il vantaggio nella serie per 2-0. Kane, Toews, Keith e tutti gli altri straordinari campioni a disposizione di Chicago regalarono una grossa delusione ai fans dei Blues nelle successive gare, una motivazione in più per “rifarsi” e distruggere questo tabù del primo turno di Stanley Cup (St.Louis positivissima in regular season ma molto mediocre in Stanley Cup). Entrambi i team potranno riaggregare pedine importanti a partire dalla prima partita della serie con St.Louis che dovrebbe recuperare capitan Backes, il portiere Allen oltre all’attaccante Ott. Nei Blackhawks faranno il loro rientro Hossa, Anisimov e Shaw in attesa di Keith che dovrà scontare l’ultima partita di squalifica.
Dallas Stars – Minnesota Wild
Un’estate straordinaria per gli Stars che hanno costruito una signora squadra rispetto alla passata stagione in cui mancarono clamorosamente i playoff nonostante l’Art Ross Trophy vinto da capitan Jamie Benn. Coach Lindy Ruff, durante il corso di tutta la stagione, ha potuto contare su una grande alternanza nel net fra Lehtonen e Niemi ed in questo finale ha sopperito alla pesantissima assenza nel reparto offensivo di Tyler Seguin (che potrebbe tornare già dal primo match contro i Wild). Benn continua a brillare ma quest’anno è assistito da un ritrovato Patrick Sharp (Stanley Cup Champion nel 2015) e da Jason Spezza che ha trovato finalmente lo spazio necessario. Di fronte agli Stars troveremo i Minnesota Wild, grande incognita di questa Conference. Minnesota ha chiuso la stagione con una striscia di sconfitte abbastanza preoccupati soprattutto per il fatto che i Wild si son qualificati con l’ultimo posto disponibile solo per via degli incessanti insuccessi dei Colorado Avalanche. Coach John Torchetti ha comunque recuperato un team caduto nel fango sotto la direzione di Mike Yeo (8 sconfitte di fila a dicembre) promuovendo Niederreiter, Zucker ma soprattutto Haula. Vanek ne ha fatto le spese ed è tutt’ora out dal roster titolare mentre c’è un pizzico di apprensione per Zach Parise che potrebbe non esser pronto per la prima gara della serie.
Los Angeles Kings – San Jose Sharks
Bentornata Los Angeles ma che sfida ti aspetta! I Kings tornano in Stanley Cup per riaffrontare gli squali che nel 2014 sconfissero dopo uno svantaggio di 3-0 nella serie. Dopo la delusione dell’anno scorso, L.A. deve mostrare di esser cresciuta e di esser in grado di continuare il trend che la vede vincente negli “anni pari” (Stanley Cup nel 2012 e nel 2014). Jonathan Quick ha stabilito il record di franchigia con 40 vittorie stagionali, Anze Kopitar è sempre più leader di un team che comunque ha visto una grande crescita di prestazioni da parte dei vari Toffoli, Pearson e Carter senza scordare il grande apporto di Milan Lucic. E’ vero, i Kings avranno il vantaggio del fattore casalingo ma siamo così sicuri che esso possa esser considerato un vero e proprio vantaggio contro i San Jose Sharks? Gli squali hanno vissuto una stagione ad alti e bassi condita da grandi numeri lontano dal SAP Center e da tanta mediocrità fra le mura amiche. La promozione a capitano ha fatto benissimo a Joe Pavelski che è diventato un vero e proprio leader anche nei numeri essendo primo in classifica nella NHL con 11 reti decisive (valevoli due punti). Ci son grandi aspettative anche perché San Jose, come Los Angeles, torna ai playoff un anno dopo una grandissima delusione, sfruttando comunque dei risultati veramente insufficienti del resto delle squadre in Pacific Division.
Anaheim Ducks – Nashville Predators
Chiudiamo con l’ultima partita della Western Conference, nonché l’ultima serie che inizierà secondo il programma (Anaheim e Nashville partiranno il 15 aprile a differenza delle altre 7 partite che inizieranno tra il 13 ed il 14). Straordinaria concretezza da parte degli Anaheim Ducks che da Natale in poi hanno imposto un ruolino leggendario con cui hanno scavalcato tutte le avversarie in Pacific dall’ultimo posto fino al titolo di Division. E’ una serie davvero difficile da pronosticare soprattutto per l’imprevedibilità dei Nashville Predators che l’anno scorso furono eliminati dai Blackhawks ma mostrando un gran bel gioco specialmente alla Bridgestone Arena. Gli Anaheim Ducks sono senza dubbio favoriti ma dovranno esser bravi, nel caso in cui venissero rispettate le attese, a chiudere tempestivamente la serie per arrivare più riposati al derby californiano in semifinale di Conference.