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La “Corsa Rosa al quadrato” inizia nel segno del Canada. Nel giorno della festa nazionale dello Stato nordamericano, è proprio una sua atleta, Leah Kirchmann, a vincere il prologo e a indossare la prima maglia rosa della 27ª edizione del Giro d’Italia donne.
La ciclista della Liv-Plantur ha coperto i 2 km del cronoprologo nella Marca Trevigiana in 2’23” e 28 centesimi, battendo di un soffio l’olandese Thalita De Jong (Rabo-Liv). È sembrato di rivivere, insomma, l’antipasto del Giro uomini ad Apeldoorn, quando Tom Dumoulin riuscì a imporsi di un’unghia su Primosz Roglic.
La migliore delle italiane è Barbara Guarischi della Canyon-Sram. L’azzurra si è piazzata nona, con un ritardo di circa 5″ dalla leader della classifica. Per quanto riguarda la corsa alla generale, invece, la campionessa del mondo in carica Lizzie Armistead (undicesima) ha preceduto di pochissimo Elisa Longo Borghini (dodicesima). Meglio di entrambe ha fatto la campionessa uscente Anna Van der Breggen, terza. Impossibile in soli due chilometri guadagnare terreno, ma questo antipasto di Giro ci dice che c’è grande equilibrio in gruppo.
Buon successo di pubblico sulle strade venete, per questo debutto della Corsa Rosa. La formula del cronoprologo serale (la gara è iniziata alle ore 19.00), infatti, ha attirato molta gente sulle strade, premiando la scelta degli organizzatori. A premiare la vincitrice della tappa, nonché prima maglia rosa dell’edizione, c’era anche il governatore del Veneto Luca Zaia.
GIRO ROSA, IL PROLOGO E’ DI LEAH KIRCHMANN! https://t.co/smM5yPEXsn pic.twitter.com/z4JIKpFt0Q
— GiroRosaCyclingRace (@GiroRosaCycling) 1 luglio 2016
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