Ginnastica artistica

Ginnastica artistica, Mondiali Montreal 2017: tutti i risultati delle finali di specialità

Ginnastica artistica - Mondiali Montreal 2017

I Campionati mondiali di ginnastica artistica si stanno avviando verso le loro battute conclusive. Le ultime due giornate di gara sono dedicate alle finali di specialità, a cui prendono, per ogni attrezzo,  gli otto ginnasti che si sono classificati tra i migliori otto al termine dei turni di qualificazione. Di seguito tutti i risultati per il settore femminile e maschile.

VOLTEGGIO

Dopo il successo a Glasgow 2015 e l’argento a Rio 2016, la russa Maria Paseka si riconferma campionessa del Mondo (15.000 per il suo Amanar, 14.700 per il Cheng, media 14.850). Seconda la rivelazione Jade Carey (14.766), la diciassettenne statunitense che fino all’anno scorso non era neanche qualificata per l’elite, ma che è incredibilmente riuscita a salire sul podio mondiale. Medaglia di bronzo per la Svizzera Giulia Steingruber (14.466), che riconferma così il risultato ottenuto l’anno scorso in Brasile.

PARALLELE ASIMMETRICHE

Finale di altissimo livello quella alle parallele, con le tre medagliate racchiuse in poco più di un decimo di punto. A spuntarla è stata la cinese Fan Yilin (15.166), che sale nuovamente sul gradino più alto del podio dopo il successo di Glasgow 2015, occasione in cui però aveva dovuto dividere il titolo con altre tre ginnaste, tutte a pari merito. Argento per la sedicenne russa Elena Eremina (15.100), ancora protagonista di questa rassegna, dopo aver vinto anche il bronzo nel concorso generale. Terza piazza per la belga Nina Derwael (15.033), già Campionessa d’Europa in questo attrezzo, che ottiene così la prima medaglia mondiale per la sua Nazione.

TRAVE

Anche sui dieci centimetri siamo stati testimoni di un risultato storico: mai prima d’ora due ginnaste tedesche erano salite sullo stesso podio mondiale. Sul gradino più alto è salita Pauline Schaefer, specialista dell’attrezzo e già bronzo a Glasgow, con 13.533, mentre è terza la compagna Tabea Alt (13.300). Tra le due si infila la neo campionessa del Mondo Morgan Hurd (13.400), che conquista così la sua seconda medaglia a questi Mondiali.

CORPO LIBERO (femminile)

Dopo il quarto posto nell’AA e alla trave, la giapponese Mai Murakami non ha voluto sprecare un’altra occasione, e stavolta si è regalata la medaglia più pregiata (14.233). Dietro di lei la statunitense Carey ottiene il secondo argento dopo quello al volteggio (14.200), bronzo per Claudia Fragapane, che è finalmente riuscita a confezionare un esercizio ben eseguito quando maggiormente contava e a conquistare la sua prima medaglia mondiale in carriera (13.933).

CORPO LIBERO (maschile)

Kenzo Shirai è davvero imprendibile in questo attrezzo e si è confermato campione per la terza volta:  eseguendo perfettamente le sue difficilissime diagonali acrobatiche, il giapponese ha ottenuto un punteggio di 15.766, con un distacco di oltre un punto sull’israeliano Artem Dolgopyat, secondo con 14.533 e sullo statunitense Yul Moldauer (14.500).

CAVALLO CON MANIGLIE

Un’altra riconferma, per quanto riguarda l’attrezzo più imprevedibile della ginnastica maschile: il britannico Max Whitlock, dopo il successo di Glasgow 2015, ottiene nuovamente la medaglia più pregiata (15.441), davanti a David Beliavsky (15.100) e al cinese Xiao Ruoteng (15.066).

ANELLI

Eleftherios Petrounias, dopo il trionfo a Rio de Janeiro, conquista anche l’oro mondiale, con un esercizio valutato con 15.433, superando il russo Denis Abliazin (15.333) e il cinese Yang Liu (15.266). Prova sottotono per Arthur Zanetti, solitamente primo rivale di Petrounias, oggi solo settimo con 14.900.

VOLTEGGIO

Battaglia all’ultimo millesimo tra uno scatenato Kenzo Shirai e il russo Igor Radivilov. Alla fine l’ha spuntata il nipponico (14.900), che conquista così la sua terza medaglia. Completa il podio il coreano Kim Han Sol (14.766).

PARALLELE PARI

Un imprendibile Zou Jingyuan ha guardato tutti dall’alto del suo 15.900, l’unico che gli si è avvicinato è stato lo specialista Oleg Verniaiev, il campione olimpico in carica in questa specialita, con 15.833. Termina al terzo posto David Belyavskiy, con 15.200.

SBARRA

A sorpresa a salire sul gradino più alto del podio è il ventunenne croato Tin Srbic, alla sua prima esperienza mondiale, che è riuscito a replicare i successi ottenuti nel corso della stagione nelle tappe di Coppa del Mondo a cui ha regolarmente preso parte. Con 14.433 il croato supera il campione olimpico 2012 Epke Zonderland (14.233), che era riuscito a recuperare benissimo da un salto impugnato con un braccio solo. Chiude il podio l’altro olandese Bart Deurloo (14.200).

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