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Esordio da incubo per Bigica, Calzona trova la prima vittoria: Napoli straripante contro il Sassuolo

Napoli
Esultanza Napoli - Foto Foto Agenzia / IPA Sport

Emiliano Bigica non dà la scossa al Sassuolo, tutt’altro: il suo esordio è letteralmente da incubo. Francesco Calzona invece ci prova e il suo Napoli, dopo due pareggi completamente diversi, trova la prima vittoria – roboante e tennistica – della sua gestione. Al Mapei Stadium gli azzurri straripanti fin da subito, ma incredibilmente fragili dietro nelle fasi iniziali e puniti dal gran tiro da fuori di Racic: gli emiliani, però, sono ancora più fragili – per usare un eufemismo – e dopo il pari di Rrahmani vengono infilati per tre volte dal loro incubo Osimhen, giunto con la tripletta di oggi (la seconda in Serie A per lui, l’altra sempre col Sassuolo ma al Maradona) a nove gol in sei partite contro i neroverdi. E sono cinque in sette giorni per il nigeriano, davvero straripante dopo il suo ritorno dalla Coppa d’Africa. L’ultimo è frutto di un clamoroso svarione difensivo, l’ennesimo di una stagione disastrosa, da parte di Ruan Tressoldi. E c’è anche spazio per una doppietta di Kvaratskhelia, il primo con una giocata che ricorda quelle dello scorso anno, per il punteggio che sa di set degli Australian Open più che di un match di calcio.

Il recupero della ventunesima giornata di Serie A, partita rinviata per far posto alla Supercoppa Italiana, calzava per nulla a pennello per tutte e due, che ci arrivavano di fatto nel momento peggiore: Sassuolo mai così vicino alla zona retrocessione, Napoli mai così lontano dalla zona Champions. Il verdetto è impietoso: persino il Napoli più in difficoltà degli ultimi tre anni è in grado di infliggere una pesante lezione a questo Sassuolo spaesato e senza capo né coda. Alla fine, le speranze restano vive per i partenopei, anche se la rimonta (-8 dal quarto posto del Bologna in attesa di capire cosa farà l’Atalanta quinta) sarà comunque complicatissima, mentre i neroverdi tolgono l’asterisco ma senza guadagnare punti, e allora ora hanno la certezza di dover difendere appena tre punti sulla zona calda da qui a fine campionato, non si sa ancora con quale allenatore sulla panchina, con l’obbligo di recuperare Berardi, senza il quale è arrivato appena un punto in circa un terzo delle partite di questo campionato.

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