Non c’è Greg Van Avermaet (ko per problemi di stomaco) e allora ecco che l’incubo di Peter Sagan sveste i panni del belga della Bmc per indossare quelli del polacco Michal Kwiatkowski, vincitore della 60esima edizione della E3 Harebelke. Il forte corridore della Sky, ex campione del mondo, è stato bravo a mettersi alla ruota dello slovacco della Tinkoff quando questi ha attaccato con decisione a 30 chilometri dall’arrivo. Gli altri big si sono guardati e hanno tergiversato troppo, non riuscendo più a colmare un distacco che si è sempre mantenuto nell’ordine dei venti secondi. Ai 300 metri Michal Kwiatkowski è scattato in faccia a Peter Sagan, che non ha avuto la forza di reagire. Per il campione del mondo continua la personale collezione di piazzamenti in questo 2016. Sempre protagonista, sempre all’attacco con il dorsale numero 1 e l’inconfondibile maglia arcobaleno sulle spalle, Peter Sagan è ancora a caccia della prima vittoria da iridato: secondo alla Omloop Het Nieuwsblad e nella classifica generale della Tirreno-Adriatico (in entrambe le occasioni beffato da Greg Van Avermaet, che nella Corsa dei due Mari gli ha negato anche la gioia nella sesta tappa), quarto alle Strade Bianche. Senza dimenticare l’episodio più recente della Milano-Sanremo, con la caduta di Fernando Gaviria che l’ha messo fuori gioco dallo sprint decisivo.
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Altro grande protagonista di giornata Fabian Cancellara, già vincitore di questa classica in tre occasioni (2010, 2011 e 2013). Quando, a 70 chilometri dal traguardo, la corsa è letteralmente esplosa, lo svizzero della Trek Segafredo gravitava nelle prime posizioni insieme ai migliori. Nel momento peggiore è arrivato un guasto meccanico a frenare la Locomotiva di Berna, che ha gettato contro un muretto la bicicletta e, sconsolato, ha atteso per un paio di minuti l’arrivo della propria ammiraglia. A quel punto, coadiuvato da alcuni compagni di squadra, si è reso protagonista di un recupero straordinario, culminato con il ricongiungimento con la testa della corsa ai meno 32 dal traguardo. Ovviamente gli sono poi mancate le forze per chiudere il buco con Peter Sagan e Michal Kwiatkowski, ma Spartacus, 4° all’arrivo, ha dimostrato di essere veramente in palla. Non una buona notizia per i suoi diretti avversari in vista del Giro delle Fiandre in programma il 3 aprile. Nel percorso di avvicinamento all’edizione del centenario della classica monumento, il calendario delle corse fiamminghe presenta ancora la Gand-Wevelgem (domenica 27 marzo) e la Tre Giorni di La Panne (dal 29 al 31 marzo).