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Atalanta, Gasperini: “Debiti? Non riguarda solo l’Inter. L’insostenibilità ha portato la Superlega”

Gian Piero Gasperini
Atalanta v Bayer Leverkusen Europa League 22 05 2024. Final Atalanta manager Gian Piero Gasperini during the Europa League Final match between Atalanta and Bayer Leverkusen at Aviva Stadium, Dublin, Republic of Ireland on 22 May 2024. Editorial use only , Copyright: xIanxStephenx PSI-19714-0018

“Un miliardo di debiti per vincere lo Scudetto? Ma non è solo l’Inter, è un po’ in tutta Europa: anche in altri paesi le squadre che vincono hanno delle possibilità che l’Atalanta non ha. Forse non il Bayern, che è sempre stato attento. L’insostenibilità del calcio in Europa ha creato un sacco di problemi e ha portato a fare la Superlega o alla stessa nuova Champions, sempre con lo stesso obiettivo di fare più soldi. Che non bastano mai”. Lo ha detto l’allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini in collegamento con Radio Anch’Io Sport su Radio1, a proposito di alcune sue dichiarazioni di ieri sera in relazione al gap con la squadra campione d’Italia. “L’esempio dell’Atalanta è unico, è la realtà dei fatti che centinaia di milioni di differenza nel fare mercato taglia fuori tante squadre. Il nostro caso succede una volta ogni tanto, come ad esempio il Leicester che vince la Premier – spiega il tecnico della squadra vincitrice dell’Europa League -. L’obiettivo è rendere la squadra sempre più forte e più completa, ma questo non vuol dire dover vincere di nuovo l’Europa League. Quest’anno forse non eravamo i più forti in assoluto ma siamo stati molto bravi nel giocare bene in tantissime partite decisive. L’obiettivo è avere più soluzioni e una squadra migliore”, ha aggiunto. Il ragionamento sul gap economico riguarda in scala minore anche i bassifondi della classifica: “Mi dispiace per Salero e Palermo (dove lui ha giocato, ndr), due piazze straordinarie. Sono venute su Como, Venezia, Palermo. Il Sud manca un po’, purtroppo sono venute a mancare delle squadre, ma rimane una zona dove c’è tanto entusiasmo e pubblico. Vale il discorso economico, Finisce per togliere opportunità a certe piazze”.

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