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Una location storica, per un grande evento internazionale. La notizia era nell’aria, ma ora è diventata ufficiale: la finale di Coppa del Mondo di tiro con l’arco si disputerà a Roma, nella cornice dello Stadio dei Marmi “Pietro Mennea”. Il 2 e il 3 settembre 2017, dunque, gli occhi e le frecce di tutto il mondo saranno puntati sulla Capitale, dopo essere stati ospitati da altri luoghi simbolo come la Tour Eiffel, lo Zocalo di Città del Messico e lo stretto del Bosforo a Istanbul.
La Hyundai Archery World Cup è un circuito che si sviluppa in quattro tappe più la finale. A Roma si sfideranno i primi otto atleti di ciascuno delle quattro divisioni di gara: l’Arco Olimpico maschile e femminile, il Compound maschile e femminile. Le altre prove si disputeranno da maggio ad agosto a Shangai, Antalya, Salt Lake City e Berlino.
L’Italia, in quanto nazione ospitante, ha la possibilità di schierare comunque un atleta in ogni divisione. Ma la squadra azzurra punta a ottenere anche la qualificazione per via diretta, posizionando i propri componenti nelle prime otto posizioni di ciascuna categoria: in questo modo, l’Italia potrebbe avere due rappresentanti per ciascuna gara nella tappa finale dello Stadio dei Marmi.
“Sono davvero felice che World Archery abbia scelto Roma come location per disputare uno degli eventi più rilevanti del panorama sportivo internazionale del 2017 – ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò -, L’Italia ha una grande tradizione nella disciplina del tiro con l’arco, sia per le capacità organizzative di grandi eventi internazionali, sia per i risultati ottenuti con continuità dai campioni azzurri”.
La scelta di Roma è stata frutto di una lunga riflessione. Il presidente della Federazione internazionale di tiro con l’arco (nonché vicepresidente del Cio) Ugur Erdener ha sottolineato come le infrastrutture del Foro Italico rappresenteranno l’ultima location iconica per le finali di Coppa del Mondo: “Lo Stadio dei Marmi, sede della competizione – ha detto Erdener -, è un’arena costruita quasi 100 anni fa, circondata da statue classiche di atleti che celebrano la storia dello sport e le origini del Movimento Olimpico”.
Soddisfatto e motivato, il presidente della Fitarco Mario Scarzella ha parlato di un’ennesima prova di maturità per il movimento sportivo italiano: “Sono sicuro che il Comitato Organizzatore riuscirà a svolgere il suo compito nel migliore dei modi – ha detto, ringraziando il presidente Malagò -. Saranno sicuramente due giornate di grande sport da ricordare”.