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“Il Wta di Tenerife è un torneo gradevole, il luogo in cui si trova è molto bello, il che lo rende particolarmente speciale. Amo la Spagna e tornare qui mi rende sempre felice. Da bambina ho vissuto a Valencia, Villena e Palma di Maiorca. Montreal? Settimana incredibile, un torneo molto speciale, in cui sono riuscita a esprimere il mio tennis a un livello molto elevato. Quello canadese è stato un trionfo importante per la mia carriera, dopo aver lavorato tutta la vita per raggiungere un obiettivo del genere, quindi è stato incredibile. Dopo Montreal non è andata molto bene, ma è normale, non sono preoccupata, ma, anzi, sono molto soddisfatta dell’annata. Il tennis è così, non sai mai quando arriverà la vittoria di rilievo. Mi alleno da molto tempo, lo faccio da quando avevo 5 anni, ma i risultati arrivano solo se sei costante. Bisogna avere molta pazienza, non è uno sport semplice, mentalmente bisogna stare bene ogni giorno“. Queste sono le recenti dichiarazioni di Camila Giorgi, intervistata da ‘Punto de Break’ in occasione del Wta 250 di Tenerife 2021, evento organizzato da MEF Tennis Events. La giocatrice italiana ha superato Aliona Bolsova, Danka Kovinic e Arantxa Rus, ergendosi sino alle semifinali del torneo in territorio iberico.
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In seguito, Giorgi ha parlato della sua carriera e del rapporto con Sergio Giorgio, padre e coach dell’azzurra: “Chiaramente continuerò a giocare per diversi anni, ma non so per quanto tempo. Amo lo sport e la competizione, dunque il corpo mi suggerirà quando sarà il momento di fermarsi e cambiare obiettivo nella vita. Attualmente mi sento bene. Il mio rapporto con il tennis è positivo, ma complicato. Amo questo sport, ma delle volte ci sono degli alti e bassi che rendono tutto complesso. La mia famiglia si è assicurata che imparassi che oltre il tennis vi siano tante altre cose, come amici e passioni. Non ho mai pensato di cambiare allenatore, un padre di sostiene in qualsiasi circostanza. Credo che mio padre sia il migliore anche in campo, perché vede tutto, è saggio nello sport, non solo nel tennis. Mi ha portato da zero ad essere la numero ventisei al mondo, quindi non comprendo le critiche, dovrebbero apprezzare molto di più il lavoro che ha svolto al mio fianco; non cambierò mai allenatore. Penso che non potrei mai stare con un altro allenatore, perché so che non lo fanno per amore, lo fanno per qualcos’altro e questo non mi piace“.
Per chiudere, Giorgi ha risposto a una domanda relativa alla vaccinazione anti-Covid, con riferimento a Novak Djokovic: “Sono vaccinata, quindi non ho problemi. Quest’anno c’erano molte restrizioni, abbiamo dovuto anche affrontare la bolla. Sono felice e grata di poter scendere in campo, per fortuna il calendario 2022 sarà più completo e molto più organizzato. Non ho alcun rimpianto. Djokovic? Non conosco la sia situazione. Penso per me e non so cosa pensino gli altri tennisti in merito al vaccino“.
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