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Wta Miami 2019: Ashleigh Barty, la campionessa “diversa”

Ashleigh Barty - Foto Ray Giubilo

Indian Wells e Miami ci regalano due prime volte: se in California aveva trionfato la potenza fisica e tennistica della giovane canadese Bianca Andreescu, in Florida trionfa l’intelligenza tattica e la classe cristallina di Ashleigh Barty. È una vittoria tanto bella quanto attesa, perché l’australiana era da tempo ai vertici del circuito Wta, ma certamente in pochi si aspettavano un torneo praticamente perfetto da parte della 22enne di Ipswich.

Servizio potente ma anche liftato, buona manovra con il diritto, splendido ed efficace back di rovescio ed infine la propensione per il gioco di volo che deriva dall’esperienza in doppio di Ashleigh (Barty aveva già trionfato nel 2018 a Miami, ma in doppio in coppia con Coco Vandeveghe). Da non sottovalutare anche la tenuta mentale della giovane australiana, che a soli 22 anni non ha avuto il benché minimo tentennamento nella finale odierna contro una giocatrice come Karolina Pliskova, che di battaglie se ne intende.

Ed invece Barty non ha tremato: ha continuato a confondere la ceca con la sua incredibile capacità di variare il gioco e con l’intelligenza nel capire i differenti momenti del match. Se siamo di fronte ad una futura vincitrice Slam è presto per dirlo, ma di certo il tennis può dire di aver trovato una giocatrice forte, divertente e…”diversa”.

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