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US Open 2023, Arnaldi fa l’impresa: battuto in tre set Norrie, agli ottavi sfiderà Alcaraz

Matteo Arnaldi
Matteo Arnaldi - Foto LiveMedia/Oscar J Barroso/DPPI

Prosegue la favola di Matteo Arnaldi agli US Open 2023 (cemento outdoor). Il giovane sanremese, dopo aver battuto Kubler e Fils, si è reso protagonista di un vero e proprio capolavoro al terzo turno, estromettendo dal torneo Cameron Norrie, sedicesima forza del seeding. 6-3 6-4 6-3 il punteggio del match, portato a casa dall’azzurro contro pronostico dopo appena 1h57′. Prestazione davvero maiuscola da parte di Arnaldi, che ha dominato il suo avversario dall’inizio alla fine (salvo qualche passaggio a vuoto) e l’ha surclassato di vincenti. C’è da dire che anche il britannico ha contribuito con una serie di errori inusuali e a tratti inspiegabili. Per la prima volta in carriera, Matteo raggiunge dunque la seconda settimana di uno slam e si regala un prestigioso ottavo di finale contro Carlos Alcaraz (vittorioso ai danni di Evans). Infine, grazie a questo risultato Arnaldi si garantisce il debutto assoluto tra i primi 50 del mondo.

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CRONACA – Primo set completamente appannaggio di Arnaldi, che perde solamente 4 punti al servizio e sale in cattedra a partire dal 2-3. Dopo aver mancato una palla break proprio nel quinto gioco, Matteo vince quattro giochi di fila e inanella un parziale di 14 punti consecutivi che gli spiana la strada verso la conquista del set, per 6-3 dopo 29 minuti di gioco. Norrie non resta a guardare e si scuote nella seconda frazione, conquistando il break nelle battute iniziali. Arnaldi tuttavia ottiene l’immediato contro break e torna a condurre. Il vero capolavoro, però, Matteo lo fa nel finale: dopo aver recuperato da 15-30 nel nono gioco, tenendo la battuta, strappa il servizio all’avversario nel game seguente e s’impone per 6-4. Nonostante la situazione di punteggio, è ancora Arnaldi a fare la partita e spingere sull’acceleratore. L’azzurro si issa sul 3-0 e consolida il vantaggio annullando ben quattro palle break nei giochi seguenti. Nel momento di chiudere, Matteo non trema e si lascia andare ad un’esultanza con il suo team.

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