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US Open 2022, Nadal pesca bene: fiducia sugli azzurri ma serve l’elmetto

Matteo Berrettini
Matteo Berrettini - Foto Ray Giubilo

In un’atmosfera resa incerta dalla situazione legata a Novak Djokovic, alla fine il tabellone maschile degli US Open 2022 è stato sorteggiato senza il campione serbo (non vaccinato). Le altre assenze illustri sono quelle del tedesco Zverev, dell’americano Opelka e del francese Monfils in un field dove, mai come quest’anno, a regnare sono equilibrio ed incertezza. In attesa dei tanti italiani impegnati nel turno decisivo delle qualificazioni, sono cinque gli azzurri nel main draw. Jannik Sinner e Lorenzo Musetti potrebbero scontrarsi agli ottavi di finale e sono nella parte bassa insieme ad Alcaraz e Nadal. Berrettini, invece, è dalla parte di Medvedev. Prima per lui, però, c’è da gestire un ottavo di finale da brividi contro Tsitsipas. Presenti anche Fabio Fognini e Lorenzo Sonego. Per entrambi, tuttavia, il cammino sembra sbarrato già in partenza. Andiamo ad analizzare il possibile percorso degli italiani.

JANNIK SINNER – Il percorso dell’altoatesino è intrigante ma, arrivati ad un certo punto, è quasi da pelle d’oca. Dopo due turni abbastanza fattibili rispettivamente contro il tedesco Altmaier e lo spagnolo Martinez Portero, è nel terzo round che si dovrà iniziare a fare sul serio di fronte ad uno tra il bulgaro Dimitrov o lo statunitense Nakashima. L’ottavo di finale sarebbe difficile ma non impossibile contro l’amico Hurkacz, anche se il gigante polacco gli rievoca ricordi più amari che dolci.

A questo punto c’è da mettersi davvero l’elmetto per il campioncino azzurro, che avrebbe in successione verso il titolo i due spagnoli Alcaraz e Nadal ed il numero uno del mondo Medvedev. L’imperativo, nel frattempo, è certamente quello di ritrovare il Sinner ammirato sui prati londinesi e sulla terra di Umago. Le incertezze e la mancanza di killer instinct palesate tra Montreal e Cincinnati, non possono essere ammesse in un evento come gli US Open.

MATTEO BERRETTINI – Si sapeva che l’assenza dei punti da difendere a Wimbledon (con conseguente discesa nel ranking) avrebbe penalizzato il romano soprattutto nei tornei dello Slam. Il possibile ottavo di finale contro il greco Tsitsipas, recentissimo finalista a Cincinnati, è già un piccolo assaggio. Il campione ellenico, tuttavia, sarebbe il primo vero avversario per l’azzurro. Nei primi due turni, infatti, né il boliviano Dellien né lo spagnolo Andujar possono fornirgli dei grattacapi. Tutto liscio anche nel terzo contro uno tra l’argentino Francisco Cerundolo o lo scozzese Andy Murray, entrambi ampiamente sfavoriti di fronte all’arsenale di Matteo.

A questo punto servirebbe il match perfetto contro l’ellenico per garantirsi un quarto di finale tutto da giocare contro uno tra il norvegese Ruud o l’americano Fritz. Successivamente un eventuale segno della croce con Medvedev in semifinale e Nadal nella finalissima. È sicuramente l’italiano ad avere più chances di far bene. La sensazione è che in questa fase della stagione gli possa fare comodo uno Slam, in cui con il passare delle partite potrà trovare la migliore condizione fisica.

LORENZO MUSETTI – Al carrarino è andata veramente male. Da testa di serie, infatti, ha pescato all’esordio degli US Open un veterano del circuito come il belga Goffin. Tra i due non è la prima volta nel primo turno di uno Slam. Si sono incontrati già l’anno scorso a Parigi con vittoria in tre set dell’azzurrino. Dando un’occhiata al tabellone, dopo un secondo turno fattibile contro il francese Mannarino, i guai peggiori per il vincitore di Amburgo si presenterebbero al terzo. Qui, infatti, ci sarebbe il polacco Hurkacz che, per caratteristiche, incarna proprio quella tipologia di giocatore particolarmente indigesto a Lorenzo. Il sogno è chiaramente un ottavo di finale contro Sinner prima di un tris da brividi targato Alcaraz-Nadal-Medvedev.

FOGNINI E SONEGO – Il ligure si presenta a New York dopo delle ultime apparizioni assolutamente confortanti. Il tabellone con lui è subito severo mettendogli di fronte il russo Karatsev, osso durissimo sul veloce ma anche abbastanza discontinuo mentalmente. Al secondo turno, eventualmente, ci sarebbe subito Rafael Nadal, che su questi campi ricorda a Fabio quella sontuosa rimonta da due set sotto di sette anni fa. Strada sbarrata in partenza anche per il torinese che, dopo un esordio già complicato contro l’australiano Thompson, si ritroverebbe il greco Tsitsipas. Tantissimi i problemi in una parte di draw davvero ostica, che vede al suo interno anche il temibile statunitense Cressy. Il momento di forma, inoltre, non incoraggia con ben quattro eliminazioni al primo turno negli ultimi cinque tornei disputati.

RAFAEL NADAL – Le incognite sono soprattutto fisiche per il maiorchino, che si presenta nella ‘Grande Mela’ con un solo match ufficiale sulle gambe dopo il problema all’addome accusato a Wimbledon. Tralasciando ciò, il tabellone per lui sembra tutt’altro che impossibile in questi US Open 2022. Dopo un esordio formalità contro la wild card aussie Hijikata, infatti, avrebbe uno tra il russo Karatsev o Fognini al secondo turno mentre al terzo il serbo Kecmanovic. I primi veri ostacoli arriverebbero agli ottavi ed ai quarti, dove troverebbe ipoteticamente l’argentino Schwartzman ed il britannico Norrie.

Si tratta di due giocatori, soprattutto l’inglese, molto a loro agio anche sul duro. C’è da dire che non hanno le carte in regola per poter impensierire lo spagnolo soprattutto su una distanza di cinque set. Volando già troppo alti, il numero tre del mondo potrebbe chiudere lo Slam newyorkese con una semifinale dai mille significati contro il connazionale Alcaraz ed una resa dei conti con il russo Medvedev, in quello che sarebbe il revival della finale del 2019. Ottimismo, dunque, per il campione iberico, a caccia del suo terzo Slam stagionale dopo gli Australian Open ed il Roland Garros.

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