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Comincia col botto a Toronto la Rogers Cup, sesto Master 1000 della stagione, quest’anno un po’ in tono minore (10 assenti tra i primi 26 del mondo) a causa della vicinanza con le Olimpiadi di Rio. A lasciare inopinatamente le penne è stato l’australiano Nick Kyrgios, uno dei maggiori esponenti della Next Gen, per merito del 17enne canadese Denis Shapovalov, impostosi col punteggio di 7-6 (2), 3-6, 6-3.
In un primo set dove l’hanno fatta da padrone i servizi, il mancino nativo di Tel Aviv ha dominato il tie- break grazie a un eloquente 5-0 iniziale. La reazione di Kyrgios non si è fatta attendere, che approfittando del prevedibile calo di tensione dell’avversario lo ha breakkato per la prima volta all’inizio del secondo parziale, poi subìto un immediato contro-break è riuscito a mettere a segno il break decisivo nell’ottavo game.
Il terzo set comunque inizia subito all’insegna del teenager canadese, n. 370 dell’ultimo ranking, che durante il match ha sfoggiato un brillantissimo rovescio a una mano, con un break già al secondo game, che manterrà fino alla fine del match e gli consentirà il primo scalpo eccellente di una promettente carriera.
Ad attenderlo al secondo turno c’è un Grigor Dimitrov ancora alla ricerca della forma migliore. Il bulgaro ex enfant prodige si è reso protagonista nel match d’esordio di una prestazione per larghi tratti inquietante, che lo ha visto vicinissimo alla sconfitta con il modesto giapponese Sugita (appena fuori dai top100), in particolare quando si è trovato sotto di un set e per 5-2 nel tie-break del secondo. Solo in quel momento è riuscito a sfoderare il suo tennis migliore, trovando in particolare il coraggio di colpire il rovescio coperto così da aggredire l’avversario, che già di suo tremava per l’opportunità di mettere a segno la sorpresa di giornata (fino a quel momento). A due punti dalla sconfitta il bulgaro ne è uscito fuori con un parziale di cinque punti a zero, ciò nonostante anche nel terzo ha continuato a giocare perennemente bloccato, poco fluido col suo dritto, macchinoso nei movimenti e quasi sempre tagliando il rovescio. Per sua fortuna l’avversario, complice la stanchezza, ha cominciato a regalargli qualche gratuito di troppo, quanto è bastato per portare a casa il set decisivo col punteggio di 6-4.
Da segnalare tra i risultati più interessanti della giornata la vittoria dell’altro teenager Borna Coric in un tiratissimo derby croato contro l’esperto Ivan Dodig, che non è riuscito a far valere la sua maggiore propensione per le superfici veloci. 5-7, 6-4, 6-2 il risultato finale per Coric, che ancora una volta ha dimostrato essere il carattere il suo colpo migliore. Al secondo turno è atteso da un durissimo test contro Tomas Berdich.
Per chiudere segnali di ripresa per Kevin Anderson, che ha sconfitto in due set Victor Troicki, e molta fatica per Bernard Tomic a portare a casa il suo match di primo turno 6-4, 7-6 con il “lucky winner” Alejandro Gonzalez. Il colombiano, fino ad oggi protagonista di una stagione da incubo, aveva superato i due turni di qualificazione peraltro incontrando due canadesi di seconda fascia. Avanti al secondo turno anche John Isner (dopo aver perso il primo set con Dudi Sela), Sock, Querrey, Harrison, Youzhny e gli altri due canadesi Polansky e Diez, quest’ultimo protagonista dell’eliminazione a sorpresa dell’emergente brit Kyle Edmund.