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Tennis e Coronavirus, gli sviluppi della settimana: piano d’aiuti e Internazionali

Foro Italico - Foto Adelchi Fioriti

Un’altra settimana senza tennis giocato è appena trascorsa. Se gran parte dell’Italia è tornata ad impugnare la racchetta nei circoli sportivi, tra mille precauzioni e diversi protocolli da rispettare, poche notizie sul fronte ripresa del circuito Atp e Wta. Il 31 Luglio rimane la data fissata per il nuovo inizio, mentre bisognerà attendere almeno la prima metà di giugno per conoscere ulteriori sviluppi e decisioni. Nel frattempo qualche importante aggiornamento soprattuto relativo al motore principale del movimento, i giocatori, che finalmente hanno ricevuto comunicazioni in merito agli aiuti economici da parte degli organi internazionali. Qualcosa si muove anche sul fronte IBI: speranze, non del tutto remote, di tornare al Foro Italico nel mese di Settembre per ammirare, come ogni anno, i migliori tennisti al mondo.

Aiuti ai giocatori, ecco il piano – L’Atp comincia a muovere i primi, dovuti e necessari passi verso i suoi atleti. L’agognato fondo di aiuti finanziari è ufficialmente realtà per centinaia di giocatori e giocatrici messi a dura prova da un periodo in cui le entrate sono stato pressoché azzerate. Il sistema, per quanto abbia creato qualche disguido iniziale, si basa sostanzialmente su aiuti per gli agonisti compresi dalla posizione 101 alla 500. Ci sono delle limitazioni, come per gli azzurri Cecchinato, Fabbiano e Lorenzi, per i tennisti che abbiano superato la soglia dei 250 mila dollari fino al 16 marzo 2020. Tante le differenze sia per quanto riguarda il circuito Wta sia per il Player Grant Payments  ed il Player Relief, sistemi che ampliano la platea dei sussidi. Qualcosa comincia a muoversi anche sul piano ITF, che dovrebbe impegnarsi per garantire gli aiuti fino alla 700esima posizione del ranking mondiale.

Settembre ipotesi concreta per gli Internazionali d’Italia – “L’ipotesi al momento più accreditata prevede che gli Internazionali BNL d’Italia 2020, attualmente sospesi, possano svolgersi a settembre, nell’ambito di una sorta di riproposizione differita della stagione primaverile sulla terra rossa europea. Ma occorre attendere la certezza e le comunicazioni ufficiali, legate alla situazione straordinaria del Coronavirus”.

Con un comunicato ufficiale la direzione del torneo rende nota la posizione al momento più accreditata per l’edizione 2020 degli Internazionali d’Italia. Al vaglio dell’organizzazione varie ipotesi: la prima, quella prioritaria e che implicherebbe sicuramente meno complicazioni, sarebbe quella di mantenere Roma come sede principale del torneo. La seconda, sicuramente più difficile, causerebbe un cambio di data ed un conseguente cambio di città e superficie. Ancora presto per ipotizzare ulteriori scenari.

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