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Roland Garros 2022, è il Trevisan Day: Djokovic e Nadal chiudono lo Chatrier

Martina Trevisan
Martina Trevisan - Foto Antonio Fraioli

Nel day 10 del Roland Garros 2022 vanno in scena i due quarti di finale della parte bassa del tabellone femminile ed i due della parte alta di quello maschile. Martina Trevisan è l’ultima italiana rimasta in gara dopo l’eliminazione di Camila Giorgi ed il ritiro di Jannik Sinner all’inizio del terzo set nella giornata di ieri. La toscana, opposta alla canadese Leylah Fernandez, aprirà il programma sul Court Philippe-Chatrier. A seguire il derby americano tra Cori Gauff e Sloane Stephens. Successivamente sarà la volta di Carlos Alcaraz, a caccia della prima semifinale Slam in carriera contro Alexander Zverev. In chiusura il confronto diretto numero cinquantanove tra Novak Djokovic e Rafael Nadal. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa tenere d’occhio in questa decima giornata dello Slam parigino.

MARTINA DAY – Diciannovenne, padre ecuadoriano, madre filippina, nata in Canada ma residente negli Stati Uniti. E’ lei Leylah Annie Fernandez, ex finalista degli US Open e prossima avversaria di Trevisan nei quarti di finale del Roland Garros. Anche lei, come l’azzurra è mancina. Anche lei a volte si è messa troppa pressione addosso, soprattutto dopo l’impresa di Flushing Meadows. Adesso però sembra aver trovato il giusto bilanciamento nel suo tennis e ciò si è subito tradotto in risultati concreti. Il suo dritto funziona alla perfezione sul rosso di Parigi, una terra più rapida rispetto a quelle che si trovano in giro per il circuito.

Movimenti leggiadri s’intrecciano con una voglia sfrenata di spaccare la pallina diventando ancora più aggressiva ed offensiva. Con Martina non c’è alcun precedente. La toscana è pronta a raccogliere la sfida. Dopo quel set iniziale perso a Rabat contro Garbine Muguruza, non ha sbagliato più nulla. Sedici set vinti consecutivamente le hanno consegnato il primo titolo in carriera e oggi l’hanno portata a giocarsi nuovamente quello che due anni fa non le era riuscito. In palio c’è la prima semifinale Slam della carriera. Potrebbe diventare la prima azzurra a raggiungere il penultimo atto di Parigi da Sara Errani nel 2012.

CORI LA TERRAIOLA – I vari appuntamenti sul rosso avevano dato un’avvisaglia: il gioco di Cori Gauff si adatta alla perfezione alla terra battuta. Le sue aperture ampie, unite ad una buonissima mobilità e tattica, la rendono una delle giocatrici da tenere maggiormente d’occhio arrivati a questo punto dell’evento. Sia a Madrid sia a Roma ha raccolto buone vittorie. Adesso a Parigi è in cerca del risultato che può cambiarle la stagione. A diciotto anni è tra le migliori otto al Roland Garros per il secondo anno consecutivo.

Questo è un segno indiscutibile di quanto si trovi a suo agio ormai su questa superficie. Lo scorso giugno cedette con onore alla futura campionessa, la ceca Barbora Krejcikova. Oggi conteranno soprattutto le emozioni in un derby tutto statunitense contro un’amica e modello come Sloane Stephens. Quest’ultima, pur non contraddistinguendosi per continuità, è giocatrice mai da sottovalutare quando arriva nelle fasi finali dei grandi appuntamenti. Da queste parti fece finale nel 2018 oltre naturalmente al titolo degli US Open conquistato un anno prima.

CARLITOS VS SASCHA – Entrambi hanno una cosa in comune da non trascurare. A livello di secondo turno hanno dovuto cancellare un match point rispettivamente contro il connazionale Ramos-Vinolas e l’argentino Baez. Se però lo spagnolo ha dimostrato di recuperare immediatamente il consueto spirito di demolizione nelle due successive uscite contro l’americano Korda ed il russo Kachanov, non si può dire altrettanto del tedesco. Quest’ultimo, pur non lasciando set per strada contro lo statunitense Nakashima e lo spagnolo, non si è contraddistinto per brillantezza e lucidità tattica.

Con l’allievo di Juan Carlos Ferrero sarà il terzo confronto diretto. Zverev si è aggiudicato i due andati in scena durante la scorsa stagione. Lo scorso maggio, tuttavia, il diciannovenne iberico gli ha lasciato solamente quattro giochi nell’ultimo atto del Masters 1000 di Madrid. Alcaraz non è sazio dopo cinque mesi stellari. In palio c’è la quindicesima vittoria consecutiva ma soprattutto la prima storica semifinale al Roland Garros.

NOLE VS RAFA – Il Court Philippe-Chatrier illuminato dalle luci dei riflettori sarà il teatro del capitolo numero cinquantanove della straordinaria rivalità tra Novak Djokovic e Rafael Nadal. Il numero uno del mondo conduce per 30-28 negli scontri diretti. Il maiorchino, tuttavia, è avanti sia nei confronti sul rosso (19-8) sia soprattutto in quelli al Roland Garros (7-2). I due s’incontrano nuovamente dopo la semifinale della scorsa edizione, che vide prevalere il serbo dopo un’epica battaglia durata quattro set. Le condizioni serali (superficie più lenta e rimbalzi meno alti) potrebbero favorire Djokovic, che arriva all’appuntamento anche meglio preparato dal punto di vista fisico.

Il campione balcanico ha il vento in poppa dopo la finale di Madrid ed il titolo conquistato agli Internazionali. Il suo obiettivo era arrivare al top a Parigi dopo l’assenza forzata dei primi mesi di stagione. A giudicare dalle sue prime quattro apparizioni è riuscito pienamente nel suo intento. Per Nadal la situazione è diversa. Mai come quest’anno la stagione su terra battuta è stata preparata in fretta e furia a causa degli ormai noti problemi al piede sinistro. Quest’ultimo (al momento) non lo sta limitando particolarmente ma va comunque tenuto in considerazione, a maggior ragione dopo i cinque set dispendiosissimi disputati l’altro ieri contro la stella canadese Felix Auger-Aliassime.

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