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Masters 1000 Indian Wells 2023: non basta un buon Sinner, Alcaraz è più forte e vola in finale

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto Ray Giubilo

Carlos Alcaraz sconfigge in due set Jannik Sinner e si qualifica per la finale del Masters 1000 di Indian Wells 2023, torneo di scena sul cemento outdoor della località californiana. Nella semifinale del primo ‘Mille’ della stagione, che metteva di fronte i due giovani talenti per la quinta volta in carriera a livello Atp, ad avere la meglio è stato l’allievo di Juan Carlos Ferrero, capace di ripetersi dopo aver battuto in maniera piuttosto agevole il canadese Felix Auger-Aliassime. 7-6(4) 6-3 il punteggio del match, vinto dallo spagnolo dopo 1h52′ di gioco.

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Niente da fare per l’altoatesino, reduce dalla battaglia vinta in tre set ai danni del padrone di casa Taylor Fritz, che mastica amaro per l’esito del primo set, in cui poteva fare qualcosa in più. Nel complesso, però, si tratta di una vittoria meritata per Alcaraz, che raggiunge in finale Daniil Medvedev, autentico dominatore di quest’inizio di stagione, e si porta ad una sola vittoria dal ritorno al numero uno del mondo. Sinner invece rimanda l’appuntamento con la seconda finale in un evento di questa caratura dopo quella persa contro il polacco Hubert Hurkacz a Miami nel 2021.

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CRONACA – Primo set dominato fin da subito dai servizi, con Sinner che si affida alla prima e Alcaraz che ricorre spesso al kick esterno per buttare fuori dal campo l’avversario. Dopo un paio di game a testa vinti, sul 2-2 lo spagnolo approfitta di un paio di indecisioni del suo avversario e conquista il break. Sinner infatti rischia spesso la seconda in virtù della posizione in risposta di Alcaraz e incappa in qualche doppio fallo. Lo spagnolo consolida subito dopo il break e dà l’impressione di essere in controllo delle operazioni, ma in realtà non tutto fila liscio come potrebbe sembrare.

Dal 2-4, Sinner inanella un parziale di 11 punti a 0 e, dopo aver recuperato il break di ritardo, effettua addirittura il sorpasso, issandosi sul 5-4. Lo spagnolo continua a sbagliare, soprattutto con il diritto, e si ritrova spalle al muro prima nel decimo gioco, in cui recupera da 15-30, e poi soprattutto nel dodicesimo, in cui deve fronteggiare un set point. La soluzione della palla corta, forse utilizzata anche con troppa frequenza, però funziona e garantisce ad Alcaraz il tie-break.

Sul 6-6, a prendere l’iniziativa è Carlos, che gioca un tie-break di grande personalità e s’impone per 7 punti a 4. Da segnalare due episodi in particolare: un nastro che favorisce lo spagnolo, il quale può andare a segno con un passante di rovescio nonostante Sinner avesse fatto tutto bene, e un mancato schiaffo al volo giocato da Sinner, il quale preferisce invece far rimbalzare la palla e indietreggiare, andando però fuori giri. Pur avendo vinto un punto in più rispetto al suo avversario, Sinner perde dunque il set al tie-break. Fatale la bassa percentuale di prime in campo (51% contro il 74% del suo avversario).

Nella seconda frazione di gioco, è Alcaraz a partire forte e dare seguito al buon finale del set precedente, strappando subito la battuta all’avversario. Sinner prova a opporre resistenza, ma lo spagnolo gioca davvero bene – a tratti dimostrando un’esplosività notevole – e sembra che gli riesca tutto. Emblematico il punto che gli consegna il terzo game, in cui supera Jannik solo grazie a un lob pazzesco. Nonostante le difficoltà e talvolta l’impossibilità di contrastare un fenomeno come Carlos, Sinner ci prova fino alla fine e quantome prolunga il match, conquistando soprattutto un lunghissimo sesto gioco, in cui annulla due palle break. Alla fine, tuttavia, ad avere la meglio è stato Alcaraz, che fino all’ultimo 15 ha continua a picchiare duro da fondocampo e stacca con pieno merito il pass per la finale.

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