Tennis

Internazionali BNL d’Italia 2018, l’analisi del main draw: Svitolina alla difesa del titolo

Elina Svitolina - Foto Ray Giubilo

Continua il viaggio sui migliori campi in terra rossa d’Europa e la prossima tappa è indubbiamente la più sentita ed attesa dai tifosi italiani: gli Internazionali BNL d’Italia, il tempio del tennis azzurro. Ma non sono solo i tifosi ad amare l’appuntamento al foro italico; i migliori tennisti al mondo si recheranno nella capitale per godersi il calore del Pietrangeli, il caldo tifo italiano e perché no, la cucina e la bellezza artistica che l’urbe offre.

Come ogni anno il tabellone è ricco di giocatrici di casa, entrate per diritto o grazie a wildcard, e tra queste vi è un nome che comparirà per l’ultima volta in un tabellone wta: è quello di Roberta Vinci, ex numero 7 del mondo in singolare e 1 in doppio, finalista Slam a New York, vincitrice di 10 tornei WTA in singolare e 25 in doppio, tra i quali sono inclusi tutte e 4 le prove dello Slam. Roberta arriva a Roma senza troppe pretese, con l’obiettivo di divertirsi e divertire per un’ultima volta. Insieme a lei in tabellone principale le altre due colonne della nazionale azzurra che ha reso l’Italia una delle nazioni più forti al mondo, Sara Errani e Francesca Schiavone. Due storie diverse, con la romagnola in cerca di riscatto e punti per risalire in classifica mentre la milanese gioca per amore di questo sport, che le ha dato tanto e a cui ha dato tanto. Quarta e ultima wildcard la classe 1995 Camilla Rosatello, vincitrice del torneo di prequalificazioni. Una grande soddisfazione e un punto di (ri)partenza dopo qualche mese in calo. L’augurio è quello di prendere fiducia nei propri mezzi per il resto della stagione e riavvicinarsi al circuito wta, esattamente come ha fatto Deborah Chiesa la passata stagione.

A difendere il titolo conquistato qui 12 mesi fa c’è l’ucraina Elina Svitolina, che si impose in rimonta su Simona Halep, prima testa di serie qui quest’anno. Vi fu anche una componente di sfortuna per la rumena, che nel secondo set si infortunò alla caviglia e fu limitata negli spostamenti nel terzo parziale. Quest’anno Halep non arriva da grandi risultati come lo scorso anno -finale a Stoccarda e vittoria a Madrid- ma rimane una delle candidate ad arrivare alle fasi finali. In questo momento di instabilità trovare una favorita è già complicato, ma se la giocatrice che su terra dovrebbe essere la vera dominatrice, come è stato lo scorso anno, fatica ad andare oltre i primi turni, allora diventa quasi una missione impossibile. Tra coloro che si sono messe in mostra positivamente fino ad ora sul rosso vi sono indubbiamente le due ceche Kvitova e Pliskova, che hanno sfruttato condizioni di gioco favorevoli -l’indoor di Stoccarda, l’atmosfera di casa a Praga e l’altura di Madrid- per andare a segno. Ad essere presente a Roma però sarà solo Pliskova, mentre Kvitova ha annunciato forfait per affaticamento. Per la regina degli aces nel circuito però non sarà un torneo semplice, sia per la stanchezza accumulata, sia per le condizioni climatiche e ambientali.

L’appuntamento romano negli ultimi anni ha avuto due grandi regine ma solo una di loro sarà al via; Maria Sharapova ha mostrato progressi a Madrid, dove ha vinto 3 partite in due set prima di cedere a Bertens. La terra romana ha sempre esaltato l’animo da lottatrice della siberiana e questa edizione potrebbe essere ciò che serve per tornare tra le top players. Sarà invece assente la tre volte vincitrice Serena Williams, che continua a rimandare e la data del ritorno in campo. Le persone a lei vicine -e lei stessa- dicono che è ormai pronta al rientro, ma la vincitrice di 23 prove dello Slam si prenderà tutto il tempo necessario per tornare al 100%.

Nelle qualificazioni erano in gara tante ottime giocatrici, come Sabalenka, Hercog, Siniakova e soprattutto Camila Giorgi. Era il suo il nome più chiacchierato di questa edizione, la giocatrice che spacca a metà la tifoseria italiana, lei che è stata autrice di alcune delle migliori vittorie azzurre degli ultimi anni, ma che ha anche subito diversi stop inattesi. Camila è entrata in tabellone di qualificazioni grazie alla propria classifica ed era sicuramente tra le favorite per entrare nel tabellone principale, lei che ha mostrato miglioramenti nel gioco, soprattutto nella fase interlocutoria. Quarti di finale a Lugano, semifinale a Praga e prima ancora ottavi a Charleston, un buon rendimento su terra se si considera che non è la sua superficie su cui si esprime al meglio. Purtroppo però la marchigiana è stata fermata in tre set da una delle sorprese di quest’anno, Danielle Collins, che dunque accede al main draw. Stessa sorte è toccata anche alle grandi favorite Krunic, Sabalenka, Siniakova e Diyas, mentre in tabellone ci saranno mine vaganti come Hercog, Kanepi e Tomljanovic. Una tra Sabalenka e Krunic entrerà in tabellone grazie ad un posto lasciato libero da Petra Kvitova.

PRIMO QUARTO: HALEP-GARCIA

È ancora numero 1 del mondo Simona Halep, ma i punti di vantaggio si stanno assottigliando sempre più. Dopo la netta sconfitta contro Karolina Pliskova a Madrid,la rumena dovrà difendere la finale raggiunta lo scorso anno al foro italico. Dopo il bye per lei ci sarà una tra Azarenka e Osaka, il primo turno più accattivante del torneo. La nipponica non sembra ancora pienamente a suo agio su terra, mentre Azarenka ha mostrato un buon tennis a Madrid, pur perdendo al foto-finish con Pliskova. Al terzo turno probabilmente una tra Keys, finalista del 2016, e Suarez, finalista nel 2015. Alla nativa di Costanza dunque serve tenere altissima la guardia fin da subito, cercando di trovare buone sensazioni partita dopo partita. Garcia sembra invece essersi risollevata con l’arrivo della terra rossa: semifinale a Stoccard e semifinale a Madrid, due ottimi piazzamenti che fanno ben sperare i francesi per questo Roland Garros. Lo scorso anno fu Mladenovic ad arrivarci in un momento d’oro, quest’anno sarà proprio Caroline la grande speranza del pubblico parigino. Per lei dopo il bye una tra Errani e Babos, per poi affrontare in teoria Stephens. In un eventuale quarto tra Halep e Garcia, la prima conduce 3 a 1 nei precedenti, ma le due non si sono mai affrontate su terra.

SECONDO QUARTO: MUGURUZA-OSTAPENKO

In questo quarto sono presenti quasi tutte le giocatrici più vincenti su terra degli ultimi anni: Muguruza, vincitrice del Roland Garros 2016, Ostapenko, vincitrice a Parigi l’anno seguente, Sharapova, più volte vincitrice di Roland Garros, Roma, Madrid e Stoccarda negli ultimi anni, e Schiavone, vincitrice dello Slam francese nel 2011, un torneo che tutti ricorderemo molto a lungo. Per la spagnola ci sarà una tra Gavrilova e Bellis prima di arrivare ad uno stellare terzo turno con Sharapova o Barty. L’australiana su terra non è pericolosa come su erba o cemento, ma le sue variazioni possono mettere in difficoltà anche le giocatrici più esperte. Per Ostapenko invece un tabellone meno ostico, con Buzarnescu o Zhang al secondo turno e Rybarikova o Konta al terzo. La lettone sta vivendo una stagione discontinua, con più bassi che alti, ma sappiamo bene che se trova il suo tennis può diventare pericolosissima per chiunque. Curioso che nelle ultime due stagioni Ostapenko e Muguruza si siano sempre affrontate qui a Roma ed entrambe le volte ha avuto la meglio la spagnola con sangue venezuelano.

TERZO QUARTO: PLISKOVA-SVITOLINA

Karolina Pliskova arriva a Roma in grande spolvero, con una sempre maggiore confidenza con le superfici più lente. Per lei però potrebbe esserci un secondo turno decisamente complicato contro l’olandese Kiki Bertens, protagonista a Madrid di una lottatissima finale contro Petra Kvitova oltre che di nette vittorie su Wozniacki, Garcia e Sevastova e di una più sofferta con Sharapova. L’olandese al primo turno trova la stessa avversaria sfidata all’esordio 7 giorni fa, Maria Sakkari, ma sarà più importante capire quante energie le sono rimaste dopo il grande torneo disputato. Sulla strada di Pliskova ci sarà poi Kerber, che rientra dopo un piccolo infortunio. Meno soddisfacente fino a questo momento il rendimento su terra di Svitolina: la 23enne ucraina non è stata fortunata a Madrid dove ha trovato Suarez all’esordio e arriva a Roma con pochi match sulle gambe. Difendere il titolo non sarà facile: Martic e Kasatkina saranno i primi due ostacoli prima di affrontare teoricamente l’ex numero 1 Pliskova. La ceca conduce 5 a 2 nei precedenti, ma l’ultimo su terra è stato proprio agli Internazionali BNL d’Italia 12 mesi fa e ad imporsi fu Svitolina nei quarti di finale.

QUARTO QUARTO: V.WILLIAMS-WOZNIACKI

Senza dubbi il quarto di finale più aperto alle sorprese; Venus Williams su terra ha disputato una sola partita, perdendola in tre set con Anett Kontaveit. Una sconfitta che ci può stare, contro un’avversaria 16 anni più giovane di lei che su terra riesce ad esprimere un bel tennis. Le due potrebbero ritrovarsi al terzo turno, nel caso in cui Venus battesse Vesnina o Siegemund e Kontaveit facesse un altro grande scalpo contro Coco Vandeweghe. Visto lo stato di forma delle due, sarà più facile vedere Kontaveit lottare per un posto ai quarti di finale. Wozniacki invece non è una grande amante della terra e su quella romana non si è mai trovata un granché bene, lei che come miglior risultato ha una semifinale raccolta 7 anni fa. Stosur al secondo turno sarà già ostica, Sevastova o Mladenovic al terzo potrebbero essere fatali. La possibilità di tornare numero 1 al mondo potrebbe darle più motivazione ma ogni partita sarà complicata per la danese. Nel poco probabile caso in cui Williams e Wozniacki si trovassero ai quarti di finale l’americana sarebbe favorita per i precedenti -7 a 1- ma non stupisce che le due non si siano mai incontrate su terra. È bene aspettarsi una sorpresa da questo spot e Siegemund, Kontaveit e Mladenovic sono i primi nomi dell’elenco.

PREVISIONI

Quarti: Halep df Garcia Sharapova df Ostapenko Kasatkina df Svitolina Kontaveit df Mladenovic

Semi: Sharapova df Halep Kasatkina df Kontaveit

Finale: Sharapova df Kasatkina

Continua il viaggio sui migliori campi in terra rossa d’Europa e la prossima tappa è indubbiamente la più sentita ed attesa dai tifosi italiani: gli Internazionali BNL d’Italia, il tempio del tennis azzurro. Ma non sono solo i tifosi ad amare l’appuntamento al foro italico; i migliori tennisti al mondo si recheranno nella capitale per godersi il calore del Pietrangeli, il caldo tifo italiano e perché no, la cucina e la bellezza artistica che l’urbe offre.

Come ogni anno il tabellone è ricco di giocatrici di casa, entrate per diritto o grazie a wildcard, e tra queste vi è un nome che comparirà per l’ultima volta in un tabellone wta: è quello di Roberta Vinci, ex numero 7 del mondo in singolare e 1 in doppio, finalista Slam a New York, vincitrice di 10 tornei WTA in singolare e 25 in doppio, tra i quali sono inclusi tutte e 4 le prove dello Slam. Roberta arriva a Roma senza troppe pretese, con l’obiettivo di divertirsi e divertire per un’ultima volta. Insieme a lei in tabellone principale le altre due colonne della nazionale azzurra che ha reso l’Italia una delle nazioni più forti al mondo, Sara Errani e Francesca Schiavone. Due storie diverse, con la romagnola in cerca di riscatto e punti per risalire in classifica mentre la milanese gioca per amore di questo sport, che le ha dato tanto e a cui ha dato tanto. Quarta e ultima wildcard la classe 1995 Camilla Rosatello, vincitrice del torneo di prequalificazioni. Una grande soddisfazione e un punto di (ri)partenza dopo qualche mese in calo. L’augurio è quello di prendere fiducia nei propri mezzi per il resto della stagione e riavvicinarsi al circuito wta, esattamente come ha fatto Deborah Chiesa la passata stagione.

A difendere il titolo conquistato qui 12 mesi fa c’è l’ucraina Elina Svitolina, che si impose in rimonta su Simona Halep, prima testa di serie qui quest’anno. Vi fu anche una componente di sfortuna per la rumena, che nel secondo set si infortunò alla caviglia e fu limitata negli spostamenti nel terzo parziale. Quest’anno Halep non arriva da grandi risultati come lo scorso anno -finale a Stoccarda e vittoria a Madrid- ma rimane una delle candidate ad arrivare alle fasi finali. In questo momento di instabilità trovare una favorita è già complicato, ma se la giocatrice che su terra dovrebbe essere la vera dominatrice, come è stato lo scorso anno, fatica ad andare oltre i primi turni, allora diventa quasi una missione impossibile. Tra coloro che si sono messe in mostra positivamente fino ad ora sul rosso vi sono indubbiamente le due ceche Kvitova e Pliskova, che hanno sfruttato condizioni di gioco favorevoli -l’indoor di Stoccarda, l’atmosfera di casa a Praga e l’altura di Madrid- per andare a segno. Ad essere presente a Roma però sarà solo Pliskova, mentre Kvitova ha annunciato forfait per affaticamento. Per la regina degli aces nel circuito però non sarà un torneo semplice, sia per la stanchezza accumulata, sia per le condizioni climatiche e ambientali.

L’appuntamento romano negli ultimi anni ha avuto due grandi regine ma solo una di loro sarà al via; Maria Sharapova ha mostrato progressi a Madrid, dove ha vinto 3 partite in due set prima di cedere a Bertens. La terra romana ha sempre esaltato l’animo da lottatrice della siberiana e questa edizione potrebbe essere ciò che serve per tornare tra le top players. Sarà invece assente la tre volte vincitrice Serena Williams, che continua a rimandare e la data del ritorno in campo. Le persone a lei vicine -e lei stessa- dicono che è ormai pronta al rientro, ma la vincitrice di 23 prove dello Slam si prenderà tutto il tempo necessario per tornare al 100%.

Nelle qualificazioni erano in gara tante ottime giocatrici, come Sabalenka, Hercog, Siniakova e soprattutto Camila Giorgi. Era il suo il nome più chiacchierato di questa edizione, la giocatrice che spacca a metà la tifoseria italiana, lei che è stata autrice di alcune delle migliori vittorie azzurre degli ultimi anni, ma che ha anche subito diversi stop inattesi. Camila è entrata in tabellone di qualificazioni grazie alla propria classifica ed era sicuramente tra le favorite per entrare nel tabellone principale, lei che ha mostrato miglioramenti nel gioco, soprattutto nella fase interlocutoria. Quarti di finale a Lugano, semifinale a Praga e prima ancora ottavi a Charleston, un buon rendimento su terra se si considera che non è la sua superficie su cui si esprime al meglio. Purtroppo però la marchigiana è stata fermata in tre set da una delle sorprese di quest’anno, Danielle Collins, che dunque accede al main draw. Stessa sorte è toccata anche alle grandi favorite Krunic, Sabalenka, Siniakova e Diyas, mentre in tabellone ci saranno mine vaganti come Hercog, Kanepi e Tomljanovic. Una tra Sabalenka e Krunic entrerà in tabellone grazie ad un posto lasciato libero da Petra Kvitova.

PRIMO QUARTO: HALEP-GARCIA

È ancora numero 1 del mondo Simona Halep, ma i punti di vantaggio si stanno assottigliando sempre più. Dopo la netta sconfitta contro Karolina Pliskova a Madrid,la rumena dovrà difendere la finale raggiunta lo scorso anno al foro italico. Dopo il bye per lei ci sarà una tra Azarenka e Osaka, il primo turno più accattivante del torneo. La nipponica non sembra ancora pienamente a suo agio su terra, mentre Azarenka ha mostrato un buon tennis a Madrid, pur perdendo al foto-finish con Pliskova. Al terzo turno probabilmente una tra Keys, finalista del 2016, e Suarez, finalista nel 2015. Alla nativa di Costanza dunque serve tenere altissima la guardia fin da subito, cercando di trovare buone sensazioni partita dopo partita. Garcia sembra invece essersi risollevata con l’arrivo della terra rossa: semifinale a Stoccard e semifinale a Madrid, due ottimi piazzamenti che fanno ben sperare i francesi per questo Roland Garros. Lo scorso anno fu Mladenovic ad arrivarci in un momento d’oro, quest’anno sarà proprio Caroline la grande speranza del pubblico parigino. Per lei dopo il bye una tra Errani e Babos, per poi affrontare in teoria Stephens. In un eventuale quarto tra Halep e Garcia, la prima conduce 3 a 1 nei precedenti, ma le due non si sono mai affrontate su terra.

SECONDO QUARTO: MUGURUZA-OSTAPENKO

In questo quarto sono presenti quasi tutte le giocatrici più vincenti su terra degli ultimi anni: Muguruza, vincitrice del Roland Garros 2016, Ostapenko, vincitrice a Parigi l’anno seguente, Sharapova, più volte vincitrice di Roland Garros, Roma, Madrid e Stoccarda negli ultimi anni, e Schiavone, vincitrice dello Slam francese nel 2011, un torneo che tutti ricorderemo molto a lungo. Per la spagnola ci sarà una tra Gavrilova e Bellis prima di arrivare ad uno stellare terzo turno con Sharapova o Barty. L’australiana su terra non è pericolosa come su erba o cemento, ma le sue variazioni possono mettere in difficoltà anche le giocatrici più esperte. Per Ostapenko invece un tabellone meno ostico, con Buzarnescu o Zhang al secondo turno e Rybarikova o Konta al terzo. La lettone sta vivendo una stagione discontinua, con più bassi che alti, ma sappiamo bene che se trova il suo tennis può diventare pericolosissima per chiunque. Curioso che nelle ultime due stagioni Ostapenko e Muguruza si siano sempre affrontate qui a Roma ed entrambe le volte ha avuto la meglio la spagnola con sangue venezuelano.

TERZO QUARTO: PLISKOVA-SVITOLINA

Karolina Pliskova arriva a Roma in grande spolvero, con una sempre maggiore confidenza con le superfici più lente. Per lei però potrebbe esserci un secondo turno decisamente complicato contro l’olandese Kiki Bertens, protagonista a Madrid di una lottatissima finale contro Petra Kvitova oltre che di nette vittorie su Wozniacki, Garcia e Sevastova e di una più sofferta con Sharapova. L’olandese al primo turno trova la stessa avversaria sfidata all’esordio 7 giorni fa, Maria Sakkari, ma sarà più importante capire quante energie le sono rimaste dopo il grande torneo disputato. Sulla strada di Pliskova ci sarà poi Kerber, che rientra dopo un piccolo infortunio. Meno soddisfacente fino a questo momento il rendimento su terra di Svitolina: la 23enne ucraina non è stata fortunata a Madrid dove ha trovato Suarez all’esordio e arriva a Roma con pochi match sulle gambe. Difendere il titolo non sarà facile: Martic e Kasatkina saranno i primi due ostacoli prima di affrontare teoricamente l’ex numero 1 Pliskova. La ceca conduce 5 a 2 nei precedenti, ma l’ultimo su terra è stato proprio agli Internazionali BNL d’Italia 12 mesi fa e ad imporsi fu Svitolina nei quarti di finale.

QUARTO QUARTO: V.WILLIAMS-WOZNIACKI

Senza dubbi il quarto di finale più aperto alle sorprese; Venus Williams su terra ha disputato una sola partita, perdendola in tre set con Anett Kontaveit. Una sconfitta che ci può stare, contro un’avversaria 16 anni più giovane di lei che su terra riesce ad esprimere un bel tennis. Le due potrebbero ritrovarsi al terzo turno, nel caso in cui Venus battesse Vesnina o Siegemund e Kontaveit facesse un altro grande scalpo contro Coco Vandeweghe. Visto lo stato di forma delle due, sarà più facile vedere Kontaveit lottare per un posto ai quarti di finale. Wozniacki invece non è una grande amante della terra e su quella romana non si è mai trovata un granché bene, lei che come miglior risultato ha una semifinale raccolta 7 anni fa. Stosur al secondo turno sarà già ostica, Sevastova o Mladenovic al terzo potrebbero essere fatali. La possibilità di tornare numero 1 al mondo potrebbe darle più motivazione ma ogni partita sarà complicata per la danese. Nel poco probabile caso in cui Williams e Wozniacki si trovassero ai quarti di finale l’americana sarebbe favorita per i precedenti -7 a 1- ma non stupisce che le due non si siano mai incontrate su terra. È bene aspettarsi una sorpresa da questo spot e Siegemund, Kontaveit e Mladenovic sono i primi nomi dell’elenco.

PREVISIONI

Quarti: Halep df Garcia Sharapova df Ostapenko Kasatkina df Svitolina Kontaveit df Mladenovic

Semi: Sharapova df Halep Kasatkina df Kontaveit

Finale: Sharapova df Kasatkina

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