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Marin Cilic è l’ultimo ostacolo sulla strada di Roger Federer verso lo Slam numero 20 e la conferma del titolo agli Australian Open 2018. Per la seconda volta nel giro di pochi mesi (dopo la finale di Wimbledon 2017), il croato proverà a rovinare la festa al record man svizzero che punta deciso anche al ritorno al numero 1 nel ranking.
IL CAMMINO – Nessun problema per Federer nel suo percorso verso la finale nonostante un tabellone che alla vigilia e sulla carta si preannunciava particolarmente ostico. A posteriori, includere Wawrinka e Djokovic tra i papabili ‘competitor’ dello svizzero è stato evidentemente troppo azzardato, così come puntare su Zverev e Thiem ancora troppo acerbi e un del Potro che ha tradito le aspettative. Il tennista dal ranking più alto affrontato è stato dunque l’attuale numero 20 al mondo Berdych ma anche per il ceco non c’è stato scampo, sconfitto come Bedene, Struff, Gasquet e Fucsovics in tre set. Basta ancora meno invece in semifinale con Chung, poco più di un’ora e quasi due set in tasca prima di intascare il suo forfait per un problema di vesciche al piede: con un successo in tre parziali in finale vincerebbe per la terza volta in carriera uno Slam senza perdere set dopo gli Australian Open 2007 e Wimbledon 2017. Con qualche intoppo in più, invece, il percorso di Cilic costretto al quarto all’esordio da Pospisil, ad un passo dall’andare sotto per due set a uno contro Carreno Busta agli ottavi e con più di un pizzico di fortuna ai quarti contro Nadal, costretto al ritiro ad inizio del quinto. Nel mezzo pochi problemi contro Sousa e Harrison, oltre alla semifinale condotta con autorità ed esperienza su Edmund.
DA NEW YORK A MELBOURNE – Una sola vittoria per il croato nei nove precedenti, quella in semifinale degli Us Open del 2014, torneo poi vinto da Cilic in finale su Nishikori, con una prestazione sontuosa che non lasciò alcuno scampo a Federer demolito in tre set. Quasi due anni dopo sfiorò un clamoroso bis sull’erba di Wimbledon, ma lo svizzero riuscì a cancellare tre match point nel quarto e trionfare nel quinto in rimonta da due set sotto. Per due volte Roger e Marin hanno incrociato le racchette nel 2017, entrambe le sfide vinte dal rossocrociato: la prima in finale proprio ai Championships per lo Slam numero 19, la seconda in rimonta nel round robin delle Finals di Londra.
CILIC, SERVE UN’IMPRESA – Chiara la posizione di netto favorito per Federer, apparso sin dalla Hopman Cup in ottima forma. Un pronostico che prende ancor di più considerando che l’unica finale in un Major persa contro un avversario diverso da Nadal e Djokovic risale a nove anni fa, contro Juan Martin del Potro agli Us Open. Servirà inevitabilmente l’aiuto del servizio a Cilic per tenere fermo lo svizzero e portare a casa punti rapidi, oltre a piccole iniezioni di fiducia. Sarà fondamentale la partenza in cui Marin potrebbe accusare tensione e veder scappare via il suo avversario, che a quel punto diverrebbe imprendibile. Federer, dal canto suo, dovrà cercare come al solito di mescolare al meglio le carte ed evitare di entrare in ritmo da fondo, abbreviando gli scambi e costringendo alla difesa il croato. Arma importante potrebbe essere il rovescio in back, soprattutto in lungolinea per rallentare la spinta col dritto di Cilic, apparso devastante con questo colpo (anche con lo sventaglio) in particolare contro Nadal.
L’appuntamento è dunque alle 9.30 di domenica 28 gennaio, su Sportface potrete tenervi aggiornati seguendo il live oppure leggendo la cronaca, le dichiarazioni e guardando i video con i colpi più belli della finale.