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Non saranno due i tennisti italiani in semifinale agli Australian Open 2022. Jannik Sinner è stato infatti sconfitto in tre set da Stefanos Tsitsipas ed è uscito di scena ai quarti di finale. L’altoatesino non è dunque riuscito a raggiungere il connazionale Matteo Berrettini, che nella giornata di ieri era stato capace di approdare tra gli ultimi 4 grazie al successo ai danni di Gael Monfils. Poco male per il tennis italiano, che comunque si gode per la prima volta in 117 anni di storia un azzurro in semifinale a Melbourne. Inoltre, c’è poco da recriminare per quanto riguarda il match di Sinner.
Nonostante partisse favorito, il classe 2001 è stato battuto in tre set piuttosto netti dal greco, il quale ha sfoderato una prestazione quasi perfetta, scacciando via i fantasmi apparsi negli ultimi impegni contro Paire e soprattutto Fritz. Sinner, invece, che salvo il set perso contro Taro Daniel era arrivato ai quarti in scioltezza, non è riuscito a trovare le giuste contromisure al gioco efficace del suo avversario e si è arreso dopo 1h 56’ di gioco. 6-3 6-4 6-2 il punteggio dell’incontro, che non lascia spazio a molte interpretazioni e rispecchia quanto visto sulla Rod Laver Arena. Estremamente solido al servizio, Tsitsipas non ha concesso neppure una palla break e si è dovuto salvare solo una volta ai vantaggi. Jannik, invece, di palle break non ne ha annullata nessuna delle quattro offerte e nel complesso ha faticato, concludendo il match con più gratuiti per forzati. Terza semifinale a Melbourne per Tsitsipas, che dopo la prova odierna sicuramente vede crescere le sue possibilità di arrivare fino in fondo. Torna a casa a testa alta, invece, Sinner, il quale ha cominciato la stagione alla grande con l’Atp Cup e poi con i primi quarti in carriera agli Australian Open. Inoltre, farà ritorno in Top 10.
“Potevo servire meglio, ma devo migliorare il tennis in generale se voglio stare alla pari di Tsitsipas e dei migliori: per me è il primo obiettivo della stagione, migliorare il tennis in generale” così l’altoatesino, sempre molto lucido e consapevole della strada da percorrere.
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A contendere al greco un posto in finale sarà Daniil Medvedev, che ha vinto il match del torneo contro Felix Auger-Aliassime. I due hanno dato vita ad una splendida battaglia durata 4h 42′ che si è conclusa con il successo del russo, capace di mettere a segno la prima rimonta da due set a zero di questo slam. Nonostante la sconfitta per 7-6 6-3 6-7 5-7 4-6, va reso onore al canadese, che ha disputato un match di altissimo livello, dimostrando di appartenere assolutamente alle fasi finali dei tornei più importanti al mondo. Dall’altra parte della rete, però, c’era un campione che oggi ha dato l’ennesima prova delle sue qualità . Sarà stato contento dell’intensità e della lunghezza del match Tsitsipas, il quale però sperava sicuramente che vincesse Auger-Aliassime. Il greco è infatti avanti 5-2 nei precedenti contro di lui, mentre ha perso 6 volte su 8 contro il russo. Come se non bastasse, Stefanos è stato battuto da Medvedev proprio in semifinale agli Australian Open dodici mesi fa. Sarà quindi interessante scoprire se l’epilogo sarà lo stesso o se comunque il greco riuscirà a conquistare almeno un set. L’appuntamento è per venerdì 28 gennaio.
Delineato il quadro delle semifinali anche in ambito femminile, dove Barty e Keys sono state raggiunte da Danielle Collins e Iga Swiatek. La giocatrice statunitense ha superato per 7-5 6-1 Alizé Cornet, tornando in semifinale in Australia tre anni dopo la prima volta. La polacca ha invece vinto un match folle contro Kaia Kanepi imponendosi per 4-6 7-6(2) 6-3 dopo 3h 2’ e raggiungendo la prima semifinale slam in carriera sul cemento, nonché la prima in assoluto da quel celebre Roland Garros. Secondo i bookmakers sarà proprio lei a scendere in campo con i favori del pronostico in semifinale, anche in virtù dell’unico precedente vinto, nel 2021 proprio in Australia, ad Adelaide. Se la giocatrice più accreditata per la vittoria finale resta la padrona di casa, occhio a Iga Swiatek. La polacca sta infatti dimostrando una continuità che nessuno può vantare a livello Wta ed è da monitorare anche in ottica futura, considerando che ha appena 20 anni.
Infine, piccola menzione per Simone Bolelli e Fabio Fognini, che sono stati eliminati ai quarti di finale dal torneo di doppio per mano della coppia Ram/Salisbury. Applausi per il duo azzurro, che vede sfumare il bis ma dà continuità alla finale raggiunta a Sydney e si candida ad essere protagonista in questa stagione.
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