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Surf, Fioravanti verso Parigi 2024: “Devo tutto a mamma”

Leonardo Fioravanti - Foto Red Bull Content Pool

Dallo stabilimento balneare “Ocean Surf” di Cerveteri alla World Surf League, dove è uno dei principali protagonisti, Leonardo Fioravanti, primo italiano a raggiungere la top 10 mondiale nel surf, si racconta in una intervista per “Zeta“, la serie di Red Bull dedicata ai giovani campioni. Il fuoriclasse azzurro ha iniziato il suo percorso ad 11 anni, lasciando l’Italia verso la Francia e poi girando il mondo, assieme a mamma Serena che lo ha sempre supportato: “Mi sono mancati i miei amici, mi è mancata la nonna, mi è mancata la mia vita in Italia. Però avevo già in mente questo sogno: diventare un surfista professionista”.

A 11 anni la prima esperienza in Francia, poi l’avventura oltreoceano alla ricerca dell’onda perfetta: “Mia mamma Serena è proprio la più forte di tutti. Lei ha subito capito quanto mi piacesse fare surf. In Italia non abbiamo le onde tutti i giorni e, appena capitava il giorno giusto, mia madre veniva a prendermi a scuola dicendo che avevo un appuntamento dal dottore. D’inverno viaggiavamo alle Hawaii o in Australia per farmi surfare il più possibile”.

Infine parla della difficoltà di adattamento nei vari paesi del mondo e di Cerveteri, luogo che considera casa: “Vivendo in altri posti del mondo, c’è sempre stato il fatto di non essere del posto. Passo mesi e mesi alle Hawaii, ma non sono hawaiano. Io non ho il mio surf spot, ho sempre dovuto adattarmi ad altre culture, con altre persone. Quando torno a Cerveteri, a Ladispoli, nella mia zona, è lì che mi sento più a casa nel mondo, però mi sono abituato talmente tanto a viaggiare che non è conta più tanto dove io mi senta a casa, quanto con chi mi senta a casa. Se la mia famiglia può raggiungermi ovunque, è lì casa mia”.

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