
Matteo Franzoso - Foto Pierre Teyssot / SplashNews.com
Il giovane atleta delle Fiamme Gialle non è sopravvissuto al grave trauma cranico riportato sabato a La Parva. La FISI: “Una tragedia che segna profondamente tutto il nostro sport”.
Il mondo dello sci italiano piange Matteo Franzoso. Il 25enne azzurro è morto ieri in una clinica di Santiago del Cile, dove era stato ricoverato in seguito alla caduta durante un allenamento sulla pista di La Parva, a circa 50 chilometri dalla capitale. Nonostante l’intervento immediato dei soccorsi e il coma farmacologico indotto dai medici, l’atleta non è riuscito a superare le gravi conseguenze del trauma cranico e dell’edema cerebrale riportati nell’incidente.
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Franzoso avrebbe compiuto 26 anni oggi, 16 settembre. La dinamica è stata terribile: nel primo piccolo salto del tracciato di allenamento ha perso il controllo, venendo sbalzato oltre le reti di protezione fino a impattare contro una staccionata. Soccorso con l’elisoccorso e trasferito in terapia intensiva, il fisico del giovane sciatore non ha retto ai danni subiti.
Originario di Torino e cresciuto sciisticamente al Sestriere, Franzoso era parte del gruppo delle Fiamme Gialle. In Cile si allenava dal 6 settembre con gli altri azzurri della velocità, tra cui Dominik Paris, Mattia Casse e Christof Innerhofer. Ragazzo solare e generoso, lascia un ricordo di serietà e passione nel mondo dello sci.
Il suo palmarès racconta di un talento cristallino: quarto ai Mondiali junior di Narvik 2020 in discesa, vincitore in Coppa Europa nel superG di Zinal nel 2021, titolare del titolo italiano di combinata nel 2023. Nel circuito di Coppa del Mondo ha collezionato 17 presenze, con il miglior risultato nel 28° posto nel superG di Cortina d’Ampezzo nel gennaio 2023. L’ultima gara lo aveva visto al via a Kvitfjell, lo scorso marzo.
“La scomparsa di Matteo è una tragedia che colpisce profondamente la nostra Federazione e tutta la comunità sportiva – ha dichiarato il presidente FISI Flavio Roda –. È doveroso fare tutto il possibile per evitare che episodi simili possano ripetersi. In questo momento voglio esprimere la vicinanza mia e di tutta la Federazione alla famiglia, agli amici e a chi lo ha conosciuto”.
La FISI, gli atleti e lo staff tecnico si stringono in lutto intorno ai familiari, ricordando Franzoso non solo per i risultati sportivi, ma soprattutto per i valori e l’entusiasmo che ha saputo trasmettere in ogni gara e in ogni allenamento.