Per Mario Balotelli la finestra invernale in avvicinamento giunge come una manna dal cielo. L’ex Inter è pronto a tornare in Serie A: stavolta ci siamo.
C’è una sensazione che accompagna Mario Balotelli da mesi, ed è quella di essere rimasto sospeso. Sospeso tra un passato ingombrante, fatto di talento purissimo e occasioni mancate, e un presente che lo vede ancora senza squadra, lontano dai campi ufficiali e costretto ad allenarsi in solitudine. Dopo il divorzio dal Genoa, consumatosi senza rumore ma con più di un retroscena, l’attaccante classe 1990 è rimasto svincolato e ha scelto di non forzare soluzioni tampone, aspettando quella che considera l’ultima vera chiamata della sua carriera.
L’esperienza in Liguria, iniziata sotto la gestione di Alberto Gilardino, aveva riacceso per un momento la speranza di un rilancio. Balotelli era stato voluto proprio dall’ex centravanti, convinto di poter recuperare non solo il giocatore, ma anche l’uomo. I segnali, almeno inizialmente, erano stati incoraggianti: presenza nello spogliatoio, atteggiamento collaborativo, voglia evidente di rimettersi in gioco. Poi però il cambio in panchina e l’arrivo di Patrick Vieira hanno cambiato completamente lo scenario, relegando Balotelli ai margini del progetto fino a renderlo di fatto un corpo estraneo.
Da lì in poi, poche presenze, minutaggio ridotto al minimo e una separazione inevitabile. Oggi Balotelli è ufficialmente svincolato, consapevole che il tempo non gioca a suo favore ma altrettanto convinto di poter ancora dire la sua in Serie A. A 35 anni, Super Mario non parla di pensione, ma di “chiusura degna”, di un ultimo capitolo che non sia fatto di panchine o comparse. Gennaio rappresenta uno spartiacque: continuare ad allenarsi da solo rischia di diventare un vicolo cieco, mentre una nuova opportunità potrebbe restituirgli centralità e motivazioni. Non è un caso che il suo nome continui a circolare, sottotraccia, nei radar di diversi club italiani. Balotelli non cerca un progetto a lungo termine, ma un contesto chiaro, un allenatore che lo conosca e che sappia gestirlo. Ed è proprio qui che entra in gioco una suggestione che, negli ultimi giorni, ha ripreso quota.
Ipotesi Pisa per Balotelli: Gilardino pensa a lui per salvarsi
Tra le voci più concrete emerse in vista del mercato di gennaio, ce n’è una che ha un peso specifico diverso dalle altre: quella che porta al Pisa. Una squadra in evidente difficoltà, penultima in classifica e con un attacco che fatica terribilmente a trovare continuità e gol. Il contesto è delicato, quasi disperato, ma proprio per questo potrebbe rappresentare il terreno ideale per una scommessa come Balotelli. Il legame con Alberto Gilardino è il primo elemento che rende credibile l’ipotesi. Fu lui a volerlo al Genoa, ed è sempre lui a stimarlo come uomo e come calciatore, al netto delle difficoltà incontrate. In un Pisa che ha bisogno di leadership, personalità e di qualcuno capace di caricarsi addosso il peso delle responsabilità, Balotelli potrebbe diventare non solo un rinforzo tecnico, ma anche una figura simbolica.
La squadra toscana ha vinto una sola partita in campionato, ha subito diverse sconfitte contro avversari diretti e fatica a trovare soluzioni offensive credibili. L’idea di inserire un attaccante esperto, svincolato e quindi sostenibile anche dal punto di vista economico, nasce da una necessità concreta più che da una suggestione romantica. Balotelli, dal canto suo, sa bene che Pisa non sarebbe una passerella, ma una sfida vera, forse l’ultima in un campionato che lo ha visto protagonista nel bene e nel male. Ritrovare Gilardino significherebbe anche ritrovare un allenatore disposto a difenderlo e responsabilizzarlo, due aspetti fondamentali per un giocatore che ha sempre reso di più quando si è sentito centrale. Certo, restano dubbi sulla condizione fisica e sulla tenuta nel medio periodo, ma è un rischio che il Pisa sembra disposto a valutare, soprattutto in assenza di alternative immediate.










