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Federico Pellegrino fa sul serio. Domenica 11 dicembre è in programma la sprint in tecnica libera di sci di fondo alla quale prenderanno parte oltre a lui, Simone Urbani, Claudio Muller, Enrico Nizzi e Mirko Bertolina. L’azzurro su questa pista ha vissuto dolci ricordi visto che è riuscito a vincere sia nel 2014 che nel 2015. A Ruka e a Lillehammer l’azzurro non ha fatto bene, adesso in vista della gara di Davos si carica così: “Si tratta di due giri, quindi è sempre importante fare il primo giro controllato e conservare energie per l’ultimo scollinamento dell’unica salita presente per prendere velocità in vista della discesa e del rush conclusivo. C’è tanto spazio laterale, per cui è possibile superare, il punto cruciale è la penultima curva, appena prima del dente, dove accade spesso che si arriva in tanti alla staccatona e tutti puntano alla posizione migliore per uscire con la velocità più alta nello scollinamento. Qui inizia veramente la mia stagione, è un anello che amo e sul quale ho sempre fatto bene, ma ogni gara ha la sua storia e so bene che devo stare concentrato su ogni passaggio”.
Intanto nella 30km in tecnica libera di Davos vince il norvegese Martin Sundby con il tempo di 1h07’31″6 davanti al connazionale Anders Gloeersen con un vantaggio di 13″7, mentre ilm finlandese Matti Heikkinen si è classificato terzo a 25″7. Giornata negativa per i colori italiani, con Francesco De Fabiani che non è andato oltre il 39simo posto, due posizioni meglio di Giorgio Di Centa, al rientro in Coppa del Mondo, mentre Sergio Rigoni è finito sessantesimo e Fabio Pasini sessantaduesimo. In classifica generale Sundby raggiunge 450 punti contro i 316 di Calle Halfvarsson e i 304 di Johannes Klaebo.