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Sci, temperature elevate: cancellate anche le gare femminili di Coppa del Mondo a Cervinia-Zermatt

Sofia Goggia - Foto Marco Trovati / Pentaphoto

Sono state cancellate anche le gare di sci femminili di Coppa del Mondo in programma il 5 e il 6 novembre a Cervinia-Zermatt a causa delle temperature troppo elevate. Lo ha comunicato il comitato organizzatore del Matterhorn Cervino Speed Opening, dopo il controllo neve della Fis, avvenuto questa mattina sulla pista “Gran Becca”. “Abbiamo sperato sino alla fine, sia noi che gli organizzatori. Purtroppo l’annullamento delle gare femminili è inevitabile. Ringraziamo gli organizzatori per l’incredibile impegno profuso e apprezziamo che sia stato fatto ogni sforzo possibile per dare il via alle gare sulla Gran Becca. Continuiamo a credere nel progetto, unico nel suo genere, di discesa libera transfrontaliera”, spiega il segretario generale della Federazione Internazionale Sci e Snowboard (FIS), Michel Vion. “Se negli ultimi 7 giorni le temperature fossero state di 2-3 gradi più basse – osserva il presidente del Comitato Organizzatore, Franz Julen – ci sarebbero state abbondanti nevicate fino al traguardo e avremmo anche potuto innevare artificialmente. La natura ha posto il veto. Questo deve essere rispettato e accettato. La FIS non ha avuto altra scelta che cancellare le gare femminili”. Sabato scorso la setssa decisione era stata presa per le discese maschili.

L’obiettivo degli organizzatori per la prima edizione della Matterhorn Cervino Speed Opening è fine autunno 2023. “In queste settimane e in questi mesi abbiamo potuto imparare molto e, ora come prima, siamo ancora convinti della nostra idea e della nostra strategia. L’innovativo e unico appuntamento del Matterhorn Cervino Speed Opening è un valore aggiunto per tutti – per lo sport, per le atlete e gli atleti, per entrambe le regioni, per il turismo, per il settore invernale -. Pertanto continueremo a lavorare duramente per fare in modo che l’anno prossimo le spettacolari discese libere ai piedi del Cervino possano vedere la luce“, conclude Franz Julen.

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