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É nel classico gigante di Kranjska Gora che Marcel Hirscher ha sugellato il sesto trionfo consecutivo nella Coppa del Mondo generale di sci alpino. Il fenomeno di Annaberg im Hammertal ha chiuso in Slovenia la gara al comando, questa volta lasciandosi dietro il norvegese Leif Kristian Haugen e lo svedese Matts Olsson a chiudere il podio. Bel settimo posto per l’azzurro Florian Eisath.
Con condizioni al limite a causa delle temperature molto alte Alexis Pinturault e Henrik Kristoffersen partivano con l’obiettivo di conquistare la coppa di specialità provando a contrastare il dominio di Marcel Hirscher nelle discipline tecniche. L’attenzione era comunque anche rivolta a Felix Neureuther e Leif Kristian Haugen che potevano insidiare sulle due manche le prime tre posizioni dopo aver dimostrato un ottimo momento di forma.
Con ben 8 gradi al traguardo già dalla prima manche si evidenziavano le difficoltà di tenuta della pista, nonostante i soliti miracoli degli organizzatori di Kranjska. Unico a saperla dominare è stato come previsto Marcel Hirscher, che con la solita gara all’attacco da cima a fondo è riuscito nell’impresa di dare almeno un secondo a tutti. Per l’esattezza 96 centesimi a Kristoffersen, che precedeva l’ottimo Justin Murisier, bravo nonostante l’ostico pettorale 15 di partenza. Lo svizzero si è messo davanti a Muffat-Jeandet, che ha rinfrancato la compagine transalpina dopo l’uscita prematura di Pinturault (partito col numero 1).
Prova dignitosa degli azzurri, con Eisath e Moelgg appena fuori dai primi 10 ma soprattutto bravi a rimanere a contatto in termini di distacco dal podio nonostante più di un secondo e mezzo di ritardo da Hirscher. Buona prova anche per Nani che riesce a stare dentro ai primi 20.
Nella seconda manche non fanno che accentuarsi le difficoltà di tenuta della pista. A complicare peraltro il compito dei gigantisti, oltre alle temperature più alte e la pioggia, c’è pure una fastidiosa nebbia nella prima parte di gara che ha addirittura costretto gli organizzatori a una lunga interruzione prima delle ultime 10 discese. Tra le retrovie, non prima di aver ancora una volta verificato le cattive condizioni tecnico-fisiche di Nani che è crollato nel finale di gara dopo una discreta prima parte, da segnalare l’ottima prova di Marcel Feller, protagonista di una gara gagliarda sul difficile percorso sloveno. L’austriaco, specialista in slalom, fuori dai 15 nella prima manche, ha saputo portarsi sino ai piedi del podio, in quarta posizione.
A fermare la sua rimonta è stata probabilmente la più grande rivelazione di questa seconda parte di stagione nelle discipline tecniche, Leif Kristian Haugen. Il norvegese, medaglia di bronzo ai mondiali in slalom speciale, con la sua tecnica sopraffina è riuscito ad issarsi dal 12° posto della prima manche sino in zona podio, chiudendo in seconda posizione, a soli 46 centesimi di ritardo dal solito Hirscher, che è riuscito a portare a casa la vittoria nonostante abbia praticamente corso metà gara al buio. Terzo a grande sorpresa lo svedese Olsson. Ad esser parecchio penalizzati in particolare dalla nebbia Kristoffersen, Neureuther e Muffat-Jeandet, che al traguardo hanno solo potuto guardare da lontano le posizioni di testa.
Migliore degli azzurri un ottimo Eisath, bravissimo a limitare i danni nella prima parte di gara con visibilità pessima e a chiudere col settimo posto, secondo suo miglior piazzamento stagionale. Fuori invece Manfred Moelgg e solo 20° Roberto Nani.
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