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Olimpiadi 2026, Appendino incontra Malagò: “Lavoro per progetto convincente”

Fabrizio Donato, il sindaco Chiara Appendino - Foto Ufficio Stampa Fiamme Gialle

“Torino sta lavorando per presentare una progettualità convincente. C’è un impegno forte della città e di tutto il territorio metropolitano, riteniamo di avere i mezzi per fare un intervento importante di rigenerazione urbana. Ma ora dobbiamo rispettare le fasi e le tempistiche”. Queste le parole del sindaco di Torino Chiara Appendino al termine dell’incontro il presidente del Coni Giovanni Malagò, a Roma, per parlare tra le altre cose della possibile candidatura di Torino per i Giochi olimpici invernali del 2026.

Abbiamo spiegato come stiamo lavorando e abbiamo compreso meglio come sarà la procedura di dialogo. Ringraziamo il Coni per aver aperto questa fase – ha sottolineato la Appendino – Chiaramente non dover rifare le infrastrutture e avere degli impianti esistenti è un punto di forza, ma ora lavoriamo e aspettiamo il governo che è una gamba importante nella scelta della candidatura. Tre città pronte a ospitare un’Olimpiade dopo il ritiro di Roma per il 2024? Non sta a me giudicare, io sono felice che ci sia Torino tra le città italiane in lizza per il 2026”.

L’incontro con il presidente Malagò a Palazzo H, al Foro Italico, è durato circa novanta minuti alla presenza della coordinatrice delle candidature olimpiche Diana Bianchedi. “Abbiamo parlato di diversi progetti tra cui il campionato del mondo di pallavolo, la più importante manifestazione sportiva che l’Italia ospiterà quest’anno – ha spiegato il numero uno dello sport italiano – Abbiamo poi parlato dell’ipotesi riguardante la candidatura olimpica. Si è aperta la fase di dialogo e in questo momento il Coni deve essere laico: siamo nella fase iniziale, è sacrosanto e doveroso confrontarci come abbiamo fatto con Cortina e il Veneto”.

 

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