Biathlon

Biathlon, sprint femminile Ostersund 2017: le pagelle

Dorothea Wierer - Foto Gabriele Facciotti - Pentaphoto

La tappa svedese di Oestersund ha visto oggi il turno della Sprint Femminile, disputata in notturna con ancora condizioni proibitive con quasi dieci gradi sotto zero, che ha visto il dominio della tedesca Denise Hermann, brava a precedere nettamente la francese Justin Braisaz e l’ucraina Yulia Dzhima. Molto bene le azzurre, con Lisa Vittozzi quinta a immediato ridosso del podio e per alcuni tratti della gara in testa, e Dorothea Wierer decima.

Come mercoledì la quasi totale assenza di vento ha largamente favorito la qualità delle sessioni di tiro, rendendo almeno per le primissime posizioni quanto più decisivo il rendimento delle biathlete con gli sci, così come anche la velocità di esecuzione al tiro. Proprio questi aspetti hanno già determinato la classifica dopo lo shooting 1, che ha visto un’impressionante Kuzmina (SVK) che in 2,5km aveva scavato un discreto solco tra sé e le avversarie. Una strepitosa Vittozzi era la migliore delle azzurre al terzo posto con soli 7 secondi di distacco dalla Kuzmina.

Il secondo poligono serviva a selezionare le pretendenti per il podio, con Kuzmina che incappava in qualche errore di troppo, mentre Makarainen ed Heckoff di fatto fuori dalla lotta anche se con un solo errore. Sui loro livelli Dorothea Wierer che, dopo un errore nella prima serie, compiva un percorso netto nella seconda. Chi invece trovava maggiore continuità nei due poligoni erano Justine Braisaz, ma soprattutto Lisa Vittozzi, velocissima fino a quel momento sugli sci e con una rapidità di precisione al tiro mai vista che le ha consentito di ottenere il miglior tempo in assoluto al passaggio al secondo poligono.

Come prevedibile era l’ultimo chilometro a decidere il podio, con l’azzurra che inevitabilmente segnava il passo non riuscendo a tenere il ritmo frenetico tenuto fino al secondo poligono, finendo quinta e facendosi molto avvicinare da un’ottima Wierer sugli sci a 14 secondi dalla 22enne di Pieve di Cadore.

Ad esser premiato lo sprint finale di Denise Hermann, nonostante l’errore commesso al secondo poligono, che al traguardo ha staccato di ben 15”2 la Braisaz, brava a tenere fino alla fine un buon ritmo sugli sci. Gradino più basso del podio per l’ucraina Yulia Dzhima, staccata di 19”6. Retrocessa al quinto posto la Makarainen.

KAISA MAKARAINEN 6,5: Gara in calando per una delle favorite della vigilia, penalizzata soprattutto da un errore al poligono in piedi, ma anche da un rendimento sugli sci non eccezionale per tutta la gara.

DOROTHEA WIERER 7: Per Dorothea oggi una gara da “top player”, riuscendo a limitare al meglio i danni dopo un infelice primo poligono, grazie a un’ottima prestazione sugli sci che le ha consentito di confezionare un piazzamento tra le dieci.

LISA VITTOZZI 8: Avvicina il miglior piazzamento della sua giovane carriera, il tutto grazie a una grandissima partenza sugli sci seguita da una prestazione eccezionale dal poligono sia a terra che in piedi. Peccato l’inevitabile calo nel finale sugli sci, che l’ha buttata giù dal podio.

JUSTIN BRAISAZ 8: La più continua del lotto, probabilmente ancora più della Hermann, in virtù di un record immacolato dal poligono e un dignitosissimo rendimento sugli sci che le hanno “regalato” un meritato podio, non sufficienti comunque per l’agognato primo successo in carriera.

DENISE HERMANN 9: Partita quasi a fari spenti, si è scatenata nella seconda parte di gara, con un efficacia della sciata nemmeno paragonabile alle avversarie, nonostante si sia macchiata di un errore dal poligono, che nelle sprint raramente concede ciances di vittoria.

SportFace