Pallanuoto

Rio 2016, pallanuoto maschile: l’Italia fa il bis. Serbia soffre, Spagna rialza la testa

Pallanuoto, Francesco Di Fulvio - Foto profilo ufficiale Facebook

Terza giornata dell’Olimpiade di Rio all’insegna della pallanuoto: ancora una vittoria, stavolta contro la Francia, per il Settebello azzurro che continua a regalare emozioni dopo l’ottimo esordio contro la Spagna nella competizione a cinque cerchi. Se un’ottima Australia riesce a frenare l’avanzata ungherese sul 9-9, deludente è il pareggio per Serbia e Grecia, mentre la Spagna trova la prima vittoria contro gli Stati Uniti; vittoria anche per il Brasile.

Termina in perfetta parità, sul punteggio di 9-9 il match che apre le danze del girone A tra Serbia e Grecia. I balcanici faticano a trovare il proprio stato di forma migliore in quest’avvio di Olimpiade. Dopo la rocambolesca rimonta al primo turno contro una ben organizzata Ungheria, la formazione serba vacilla sotto i colpi inferti dai greci e non riesce ad imporsi. Troppo macchinosa la manovra serba, lenta ed imprecisa la circolazione della palla, poca la lucidità sotto porta. D’altro canto i greci non sembrano in condizione di approfittarne e dopo il successo dell’esordio, si fermano sul pari.

Ad alimentare ancor più le speranze italiane, il Settebello azzurro si conferma all’altezza delle aspettative battendo la Francia per 11-8 in una giornata a dir poco meravigliosa per il nostro tricolore. Dopo averci abituato all’impresa ed al coronamento di grandi rimonte, il team italiano stavolta sembra molto più a suo agio e fatica molto meno a conquistare il successo contro i cugini francesi. Egemonia azzurra che inizia sin dalle prime battute con Figlioli che timbra l’1-0 in controfuga, seguito dalle reti di Presciutti e Velotto. Trova spazio anche Aicardi, uomo del match, che dopo l’infortunio subito all’esordio dimostra tutta la sua sete di vittoria: sua è la rete del 6-3 per un finale dilagante per il bomber azzurro. Piegata sul finale, la Francia non riesce a reagire: il Settebello non lascia proprio nulla al caso, veloce la circolazione della palla, il ripiegamento in difesa e la manovra offensiva. Un altro ottimo test per i ragazzi di Campagna, che si preparano ad affrontare il Montenegro, avversario ben più ostico dei transalpini, nella prossima gara.

Nel gruppo B, la Spagna si riscatta contro gli Stati Uniti, in seguito al ko subito all’esordio dal Settebello. Gli spagnoli riescono a chiudere in extremis una difficile pratica, superando seppur di misura la nazionale statunitense sul 10-9. Una gara equilibrata nel primo quarto tra le due formazioni che si tengono testa curando la fase difensiva e cercando di andare a bersaglio quando possibile. Nella terza frazione si consolida il vantaggio della compagine iberica, trascinata dalle reti di Milina Rios ed Espanol Lifante, ma gli Usa pareggiano i conti sul 5-5 con una splendida azione di Bowen. L’infinito botta e risposta si interrompe con il successo spagnolo: non basta la rete dalla lunga distanza di Bowen a coronare una rimonta quasi perfetta del team americano.

Gara senza vincitori né vinti quella che vede fronteggiarsi in acqua Ungheria ed Australia, incapaci di andare oltre il 9-9. Una sfida avvincente tra le due formazioni che si affrontano a viso aperto e senza esclusione di colpi. Avvio positivo per gli australiani, subito in rete con Campbell, che però non riescono a gestire il momentaneo vantaggio e finiscono per lasciarsi raggiungere e superare dagli ungheresi dopo appena 1:47 di gioco. Decisive le reti di Varga ed Erdelyi che non bastano però all’Ungheria per accarezzare la vittoria: a ristabilire la parità ci pensa sul gong Cotterill, che scongiura la disfatta australiana.

A chiudere i match del gruppo A, l’avvincente sfida tra i padroni di casa dei Brasile ed il Giappone. La formazione verdeoro, alla sua seconda vittoria, passeggia superando in goleada i nipponici sul risultato netto di 16-8. Star del match, Vrlic e Perrone firmano la manita e la tripletta brasiliana in una gara interamente gestita dai beniamini di casa. Di scarsa entità gli affondi dei nipponici: le reti di Okawa e Shiga non riescono ad arginare l’ondata verdeoro che dilaga nel finale con Guimaraes e da Costa E Silva a segno.

Nell’ultimo match di giornata del gruppo B, la Croazia batte per 8-7 il Montenegro. Gara estremamente tattica giocata sul sottile filo dell’equilibrio tra le due compagini che gestiscono bene la circolazione della palla con rapidi e letali passaggi a centroboa. Ottimo avvio per i croati che mettono a segno subito una conclusione dalla lunga distanza di Sukno. Il Montenegro pareggia i conti con Brguljan ma la Croazia si riporta in vantaggio alla fine del terzo quarto con un fantastico diagonale di Loncar per poi trovare una splendida vittoria ad 8 secondi dalla sirena con un pallonetto magistrale di Bukic. Pessima la gestione finale del Montenegro, incapace di coprire gli spazi in difesa e facile preda del contropiede croato.

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