Rio 2016

Rio 2016, Brasile a rischio default

Il crollo del petrolio, l’inflazione e il debito pubblico ormai fuori controllo, la domanda interna precipitata ai minimi storici e una corruzione dilagante: è questo lo scenario in cui si il Brasile si prepara ad ospitare l’Olimpiade di Rio de Janeiro 2016. Il paese sta attraversando una crisi profonda, la peggiore dagli anni Trenta ad oggi, il settimanale Economist, una delle più autorevoli testate specializzate, lo ha definito tecnicamente fallito. Una recessione incredibile per un paese che solo pochi anni fa sembrava destinato a diventare la prima potenza mondiale. Il miracolo brasiliano si sviluppò nel giro di sette anni grazie al governo di Ignacio Lula da Silva, la politica del successore Dilma Roussef, però, non ha portato i frutti sperati. Il Brasile rischia il default, si innescherebbe una reazione a catena che potrebbe coinvolgere anche le aziende italiane radicate sul territorio, come la Telecom o la Fiat Chrysler, riducendo sul lastrico gli investitori. Inoltre la Roussef è chiamata a rispondere anche come ex presidente di Petrobas, finita sotto inchiesta per alcuni appalti.

Da una parte l’Olimpiade, dall’altra il rischio default. Il prodotto interno lordo è precipitato del 4 per cento nel 2015, la banca centrale non è riuscita a rimettere in sesto la valuta che ha perso un terzo del suo valore. Sullo sfondo, intanto, i preparativi per la grande manifestazione estiva vanno avanti. Nulla ferma la macchina organizzativa, il rischio che i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro possano saltare non è stato preso in considerazione, ma come riportato dal Messaggero, nulla sembra poter fermare la crisi brasiliana.

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