Pallanuoto

Pallanuoto, la Francia rischia l’Olimpiade

Pallanuoto - Foto by Ryanjo

Grazie alla semifinale raggiunta nel torneo preolimpico di Trieste, vinto dall’Ungheria in finale contro l’Italia, la Francia della pallanuoto torna all’Olimpiade dopo 24, lunghissimi, anni di assenza. Un traguardo storico, ottenuto grazie alla vittoria sull’Olanda ai calci di rigore nei quarti di finale: festa grande e accoglienza trionfale per i transalpini al ritorno a casa.

La Fina, però, potrebbe rimescolare le carte: sembra infatti che il massimo organo del nuoto abbia aperto un’inchiesta proprio sulla Francia. Stando alle accuse la squadra allenata dal ct Bruzzo avrebbe perso volontariamente contro il Canada, nel 5° e decisivo turno della fase a gironi (13-5), per garantirsi l’accoppiamento contro l’Olanda, considerata più abbordabile rispetto alla Spagna. Vista lunga dei francesi a giudicare dal risultato: Canada a casa, sconfitto proprio dagli iberici, transalpini a Rio 2016, dopo un’estenuante lotta vinta ai rigori sugli Orange. La Fina, ora, vuole appurare se la Francia abbia giocato per vincere, come impone l’etica sportiva, oppure abbia perso deliberatamente per ottenere un accoppiamento più favorevole nei quarti.

Compito non semplice, ma i sospetti restano. Nel caso in cui la Fina riuscisse a dimostrare la tesi dell’accusa la Francia rischierebbe grosso: come minimo una multa, ma non è da escludere una punizione esemplare come ad esempio la squalifica e l’annullamento del risultato ottenuto sul campo, cosa che la escluderebbe di fatto dalla lista della partecipanti ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016. Al posto della Francia verrebbe ripescata proprio l’Olanda, eliminata dai transalpini e quinta per maggior numero di gol segnati nel quarto di finale decisivo.

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