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La portabandiera italiana alle prossime Paralimpiadi, in programma a Rio de Janeiro dal 7 al 18 settembre, sarà Martina Caironi. L’ufficialità è arrivata questa mattina durante la riunione della Giunta nazionale del Comitato italiana paralimpico (Cip) ed è stata comunicata durante la successiva conferenza stampa dal presidente del Cip in persona, Luca Pancalli, alla presenza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti.
Un riconoscimento importante per la sprinter bergamasca, oro alle ultime Paralimpiadi di Londra e record mondiale nei 100m categoria T42. “Che emozione. Ho ricevuto la notizia poco fa, è inaspettata. Per me è solo la seconda Paralimpiade, non ho una lunga carriera alle spalle. Sono orgogliosa, grazie presidente, per me è un onore. Sono emozionata già adesso, figuriamoci quando sarà a Rio nello stadio Olimpico. Spero di essere all’altezza”. Nel palmares dell’azzurra anche due ori ai Mondiali Paralimpici di Lione nel 2013 (100m e salto in lungo), un oro e un argento a quelli di Doha, nel 2015. “Sono orgogliosa ed emozionata. Stavo andando al mare quando il presidente Pancalli mi ha comunicato la decisione, mi è sembrato un sogno. Il percorso che ho fatto mi è sembrato così naturale, scontato – ha aggiunto la sprinter bergamasca – non mi aspettavo un riconoscimento così grande. Sono sei anni che faccio atletica (la Caironi ha perso nove anni fa una gamba a causa di un incidente stradale in motorino, ndr), mi hanno dato la protesi e ho iniziato a correre. Non mi sono mai curata di altro e anche ora che ho questo onore non porto rancore per quanto mi è successo. Anzi, è proprio la dimostrazione di quanto può essere bella la vita, uno schiaffo morale per chiunque cerchi di mettermi i bastoni fra le ruote, compreso chi ha causato l’incidente. Portare rancore sia produttivo, io la rabbia la trasformo in energia positiva. Non ho angoli bui o rivincite da prendermi”.
“Ho scelto Martina Caironi non solo per i risultati agonistici, ma soprattutto per il modo in cui interpreta il ruolo di atleta, con umiltà e la massima disponibilità nel comunicare l’importanza dello sport nel mondo disabile” ha invece dichiarato Luca Pancalli. “Mai come stavolta sono stato in difficoltà nella decisione del portabandiera – ha aggiunto – mai come stavolta tanti sarebbero stati gli atleti che avrebbero meritato questo onore. Questo testimonia quanto il movimento sia cresciuto: avere l’imbarazzo della scelta è una cosa positiva. Ho pensato ad Alex Zanardi e ad altri ragazzi, ho parlato con tutti, poi ho scelto di proporre Martina Caironi, campionessa mondiale dei 100 metri piani categoria amputati, prima donna capace di scendere sotto i 15 secondi (lo scorso ottobre ha fatto segnare il tempo di 14’’61 al Mondiale di Doha, ndr)”.