[the_ad id=”10725″]
Bello lāultimo giro del GP dāAustria: piloti che non ci stanno a fare i secondi. La rivalitĆ tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton ĆØ sempre piĆ¹ forte e la Mercedes cerca di gestirli, ma anche no. LA Ferrari? Ciao, addio. Ecco le pagelle della nona tappa del campionato di F1.
Hamilton 10 e lode
Per una volta parte alla grande, comanda e sembra un pomeriggio in carrozza e invece il team gliene fa una dietro lāaltra: due pit-stop lentissimi che lo spediscono dietro a Rosberg, gomme soft quando deve recuperare e lāallarme per una sospensione ballerina. Lui non si arrende, rimonta e infila Nico che perĆ² lo manda a far funghi. Finisce con la prima vittoria di Hammerton sul circuito di Spielberg e con il premio āIo non ci stoā. Itās Hammertime.
Verstappen 9.5
Bimbo mio, bimbo bello nelle tue vene non scorre sangue, ma una monoposto. Il pilota della Red Bull fa 56 giri con le stesse gomme, chiude le porte a Rosberg e Raikkonen e impacchetta il 2Ā° posto come cadeau per il team sul circuito di casa. Per la gioia di Ricciardo e degli avversari. P.S. Mezzo voto in piĆ¹ e 9 a Ricciardo per essere andati in giro sorridenti per tre giorni con quelle tute oscene.
Button 8.5
Il āvecchio signoreā della F1 porta la McLaren al 5Ā° posto. Veloce, sicuro, astuto, educato, una mosca bianca in questo circo invidioso e litigioso.
Wehrlein 8
Quando ha visto lāennesimo contatto tra i due pistoleri da Far West, ha sogghignato pensando che presto uno dei due sedili sarĆ suo. GiĆ perchĆ© lui ĆØ pilota tedesco del vivaio Mercedes. Guida una Manor e le ha consegnato il primo punto in stagione. Oro colato. Lāultimo a riuscire nellāimpresa fu Bianchi a Montecarlo.
Vettel 7
Festeggia i suoi 29 anni con lāesplosione di una gomma. Poteva fare di piĆ¹, poteva arrivare a podio, poteva vincere forse, poteva trovare il petrolio, poteva far rientrare lāInghilterra nellāUE. Un poā di realismo no? Sta dando il massimo, questo ĆØ il massimo, ĆØ il massimo ĆØ āmai āna gioiaā.
Mercedes 5
Ma vi siete accorti che la scuderia di Stoccarda ha meno punti di un anno fa? Vi siete accorti che non ĆØ affidabile come prima? Freni, PU, sospensioni, pit-stop da coffee break: qualcuno in fabbrica si ĆØ seduto sugli allori.
Raikkonen 5
In Ferrari esultano per la sua gara. Io no. Non ĆØ stato in grado di superare Verstappen a ruote finite, praticamente sulle tele. Non inventa mai niente, non brilla mai. Se resta in Ferrari ĆØ perchĆØ la scuderia sa che sta guidando un camion, copywright di Prost.
Rosberg 4
A fine gara se lāĆØ presa con la stampa, ma la manovra scorrettissima ĆØ farina del suo sacco e ben gli sta che gli si sia ritorta contro. Cerca di essere aggressivo e coriaceo come Hamilton lo ĆØ stato in passato, ma semplicemente non lo ĆØ. Ć solo una brutta imitazione. Chi nasce tondo non muore quadrato. Penalizzato con -2 punti sulla patente, 10ā che non cambiano la classifica e una reprimenda. Gli va di lusso. La paura (di perdere il titolo) fa 90.
Ferrari 4
Arrivabene ĆØ simpatico e concreto, quindi non gli perdoniamo di vivere in Fantasilandia e di prendersela con la sfortuna, lāallineamento dei pianeti, lāanno negativo dei gemelli secondo lāoroscopo, i folletti maligni che custodiscono la pentola dāoro. La macchina ĆØ un abbozzo e non diventerĆ mai un quadro dāautore. Se cāĆØ velocitĆ , non cāĆØ carico, se cāĆØ carico aerodinamico, non cāĆØ velocitĆ . Le gomme non lavorano bene perchĆ© non entrano in temperatura. Le strategie al limite sono la conseguenza di tutto ciĆ². Forse Vettel potrĆ vincere una battaglia, ma non la guerra. A Maranello farebbero meglio a pensare solo alla vettura 2017. Ciaone dalla Mercedes.
Tute Red Bull 3
Orca boia! Se trovate il genio che ha disegnato i pantaloncini tirolesi con tanto di bretelle sulle tute di Verstappen e Ricciardo, stringetegli la mano da parte mia. Ce ne vuole di coraggio per far sembrare due assi della velocitĆ , due bimbiminkia. Coco Chanel si ĆØ rivoltata nella tomba.
Tifosi 2
PerchƩ fischiare Hamilton? PerchƩ ha fatto il suo lavoro? La faccia disgustata di Toto Wolff fotografava meglio di qualsiasi parola la pochezza sportiva dei fan tedeschi.