Formula 1

Formula 1, Gp Monza a rischio. Per l’Aci c’è Imola, ma Lega Nord contraria

Sebastian Vettel - Ferrari Ungheria 2015 - Jeren Chen CC BY-SA 2.0
Il Gran Premio di Monza è sempre più a rischio, ma si fa avanti l’ipotesi di portare i bolidi della Formula 1 ad Imola. Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Aci, spiega al Corriere che le discussioni con Bernie Ecclestone per il rinnovo in calendario della corsa dal 2017 vanno comunque avanti. Il piano B prevede di riportare il Gp d’Italia a Imola dove si è disputata l’ultima gara nel 2006. “Io ho un mandato chiaro ovvero che il Gp d’Italia si faccia in Italia, meglio se a Monza. Ma se a Monza non è possibile dobbiamo risolvere il problema in altro modo. La trattativa sul futuro del Gp d’Italia prosegue. Monza è l’opzione A, anche se ci sono grosse difficoltà” dice Damiani.
 
“Basta giochetti! Non possiamo rischiare di perdere il Gran Premio di Monza per beghe interne all’ACI o per qualsiasi altro motivo. Non esiste che Sticchi Damiani parli ai giornali di opzione B, facendo intendere che stia lavorando sull’ipotesi di trasferire il GP al circuito di Imola. L’unica opzione deve essere quella di Monza, e su questa devono impegnarsi tutti al massimo”. Così Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega Nord al Pirellone, interviene in merito al rinnovo della concessione della F1 all’autodromo brianzolo e prosegue: “Occorre maggiore trasparenza e chiarezza ed andrebbe coinvolto anche il territorio, non dimentichiamoci che Regione Lombardia ha messo sul piatto 70 milioni di euro e ha impegnato queste risorse anche perché nei prossimi anni il Gran Premio di Formula 1 si svolga a Monza e non altrove”. Il segretario cittadino del Carroccio, Federico Arena rincara la dose: “A nostro avviso non può rimanere alla finestra ad osservare quanto sta accadendo, altrimenti rischia di passare alla storia come il sindaco che ha perso il gran premio. Prenda un aereo per Roma, convochi un consiglio comunale aperto, apra un tavolo istituzionale con SIAS e ACI: si muova insomma a difesa di un patrimonio fondamentale e insostituibile per la città“. “Senza Formula1 non c’e’ futuro per l’autodromo” concludono Romeo e Arena.

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