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Da 66 anni l‘All-Star Game rappresenta l’unica occasione stagionale per ammirare le grandi stelle della NBA tutte assieme sullo stesso parquet. E poco importa se qualunque briciola di agonismo sia completamente assente dal contesto: lo show, nella “Partita delle Stelle”, è comunque assicurato. L’edizione 2017 – disputatasi nella domenica italiana in quel di New Orleans, a coronamento del solito weekend di basket e spettacolo – non ha certo fatto eccezione.
Numerosi i record battuti, a cominciare da quello dei punti combinati tra le due squadre: 374 contro i 369 della passata stagione. Ma soprattutto il record di punti individuali, che il leggendario Wilt Chamberlain deteneva dal 1962; a riuscire nell’impresa è Anthony Davis, la stella dei New Orleans Pelicans che – sul parquet di casa – ne segna 52 (contro i 42 messi a referto allora da Chamberlain) e conquista automaticamente il premio di Most Valuable Player. A vincere la partita (per quello che vale) è la rappresentativa della Western Conference, che per il terzo anno consecutivo – e per l’ottava volta nelle ultime undici edizioni – batte l’East: 192-182 il punteggio finale.
NOLA host #AnthonyDavis put on an #NBAAllStar show in his city!
The Brow (52p) broke Wilt Chamberlain’s record of 42 Pts set in 1962 game pic.twitter.com/Z4DDeGeZF6
— NBA TV (@NBATV) 20 febbraio 2017
La curiosità di molti viene soddisfatta già a metà del primo quarto, quando Steve Kerr lascia gli “amici-nemici” Russell Westbrook e Kevin Durant in campo assieme, ponendo fine al tormentone che aveva caratterizzato la vigilia: solo due minuti, nei quali però KD fa in tempo ad alzare la palla per la schiacciata dell’ex compagno di squadra in maglia Thunder, che ringrazia. A fine partita saranno 41 i punti per Westbrook, MVP delle ultime due edizioni che questa volta lascia le luci del palcoscenico all’idolo di casa. Davis è infatti protagonista sin dall’inizio, al pari di Giannis Antetokounmpo, miglior realizzatore della serata per la rappresentativa della Eastern Conference con 30 punti di score (in quello che per lui è l’esordio all’All-Star Game).
#Giannis throws a 3rd Quarter Dunk Exhibition at #NBAAllStar! pic.twitter.com/D688PYtDdX
— NBA (@NBA) 20 febbraio 2017
Tra le fila dell’East, prestazione sopra quota venti anche per LeBron James (che ne di punti ne segna 23, di cui 20 nel solo primo tempo), Kyrie Irving (22) e Isaiah Thomas (20); in doppia cifra di punti vanno inoltre Kyle Lowry (19), DeMar DeRozan (16), John Wall (12), Paul George (12) e Carmelo Anthony (10). Oltre ai già menzionati Davis e Westbrook, a porsi in maggiore evidenza per quanto riguarda l’West sono invece gli Warriors Stephen Curry e Kevin Durant, entrambi con 21 punti a referto; 12 ne aggiunge James Harden, altrettanti Klay Thompson, due di meno Marc Gasol. Solo due minuti in campo per un DeMarcus Cousins in odore di trade.
Termina così l’All-Star Weekend, tre serate di divertimento per gli appassionati del mondo NBA. Dopo ulteriori tre giorni di pausa, la regular season riprenderà giovedì notte e proseguirà ininterrottamente sino al 12 aprile. Il tempo degli scherzi sta per terminare, quello dei playoff si avvicina sempre più.