Olimpiadi Tokyo 2020

Tokyo 2020, Volandri: “Berrettini era demoralizzato, Fognini deve comportarsi da leader”

Filippo Volandri - Foto Roberto Dell'Olivo

Il capitano della spedizione italiana maschile di tennis a Tokyo Filippo Volandri ha parlato ai microfoni della Federtennis alla vigilia della partenza per il Giappone. Tanti i temi affrontati dall’ex giocatore, che ha parlato delle sensazioni che evocano le Olimpiadi: “Partecipare ai Giochi è un’emozione unica. Inizialmente anch’io pensavo che il torneo di tennis fosse una cosa a sé stante, ma una volta in loco tutto cambia. L’atmosfera che si vive è unica, si tratta di una delle esperienze più emozionanti della carriera“.

SU BERRETTINI – “Aveva ripreso ad allenarsi, ma era ancora dolorante. Purtroppo la risonanza ha evidenziato una lesione con edema. Dovrà fermarsi per almeno due-tre settimane. L’ho sentito al telefono ed era molto demoralizzato, ma fa parte della vita. Siamo sicuri che ne uscirà bene, come ha sempre fatto negli altri momenti difficili”.

SUGLI EFFETTI DEL COVID-19 – “Quest’edizione sarà tutt’altro che semplice. Dovremo effettuare un tampone al giorno e non potremo avere contatti con altri atleti. Ci sono molte restrizioni, tra cui un’app per il tracciamento”.

SUI FAVORITI – “Giocare un’Olimpiade equivale a prendere parte ad uno slam. I più pericolosi saranno Djokovic e i giocatori russi. Purtroppo le nostre maggiori speranze di medaglia erano riposte in Matteo. Lui stesso aveva detto di essere molto determinato, peccato”.

SU FOGNINI – “Mi aspetto un comportamento da leader. E’ il più grande ed esperto, spero che continui a mettersi a disposizione della squadra. E’ inevitabile che alla sua età e visto il suo passato in Davis senta un grande senso di responsabilità. Il forfait di Matteo non ha fatto altro che renderlo ancora più forte”

SU SONEGO – “Visto lo splendido momento del tennis italiano i suoi risultati rischiano quasi di passare in secondo piano. Lorenzo è un animale da competizione e sono sicuro che potrà dire la sua in quest’evento. Inoltre è la sua prima Olimpiade e non vede l’ora di scendere in campo. Quando ha appreso della rinuncia di Sinner si è immediatamente preoccupato per il doppio”.

SU MUSETTI – “Non si aspettava di poter partecipare, ma è stato contento di annullare la sua programmazione. L’emozione di rappresentare il suo paese è stata enorme ed ha subito accettato. E’ molto attaccato a questi colori fin da piccolo e non vede l’ora di giocare anche la Coppa Davis. Una volta dovette rinunciare alla Winter Cup per infortunio ed era disperato”.

SUL DOPPIO – “Peccato per Fabio e Matteo. Hanno già giocato in Davis ed Atp Cup ed avrebbero potuto dire la loro. Tuttavia Sonego e Musetti faranno sicuramente un buon torneo”.

SportFace