I Giochi Olimpici di Tokyo 2020 contano ben 208 squadre partecipanti, fra cui il team rifugiati. Sono 29 gli atleti appartenenti a questa speciale squadra, nominati dall’Esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale. Si tratta di atleti simbolo per tutti i rifugiati a livello globale, che anche ai Giochi porteranno l’attenzione sulla questione. Fra i 29 atleti del team, spicca il nome di Kimia Alizadech Zanozi, scappata dall’Iran in cerca di libertà e medaglia di bronzo a Rio 2016 nel taekwondo. Tra i rifugiati in gara nell’atletica il sudanese Jamal Abdelmaji Eisa Mohammed (atletica), ispirato dallo statunitense Lopez Lomong, e Dorian Keletela, originario del Congo.
Curiosa poi la storia di Cyrille Tchatchet II, atleta del sollevamento pesi che dopo aver sofferto di depressione è diventato un infermiere nell’ambito dei disturbi mentali. Presente ai Giochi anche Luna Solomon, atleta allenata dal campione azzurro Niccolò Campriani. In Giappone anche Yusra Mardini, originaria della Siria e unica nuotatrice della squadra. Di seguito la lista dei 29 atleti che rappresenteranno il team rifugiati.
TEAM RIFUGIATI A TOKYO 2020:
Anjelina Nadai Lohalith (atletica)
Dorian Keletela (atletica)
Jamal Abdelmaji Mohammed (atletica)
James Nyang Chiengjiek (atletica)
Paulo Amotun Lokoro (atletica)
Rose Nathike Likonyen (atletica)
Tachlowini Gabriyesos (atletica)
Aram Mahmoud (badminton)
Eldric Sella Rodriguez (pugilato)
Wessam Salamana (pugilato)
Saeid Fazloula (canoa/kayak velocità)
Ahmad Baddredin Wais (ciclismo su strada)
Ahmad Alikaj (judo)
Javad Mahjoub (judo)
Masomah Ali Zada (ciclismo su strada)
Mina Dahouk (judo)
Nigara Shaheen (judo)
Popole Misenga (judo)
Sanda Aldass (judo)
Hamoon Derafshipour (karate)
Luna Solomon (tiro a segno)
Yusra Mardini (nuoto)
Alaa Maso (nuoto)
Abdullah Sediqi (taekwondo)
Dina Pouryounes Langeroudi (taekwondo)
Kimia Alizadeh Zenozi (taekwondo)
Cyrille Tchatchet II (sollevamento pesi)
Aker Al Obaidi (lotta)
