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“Sono a casa mia, qui è iniziato tutto e poi mi ci sono sempre allenato, anche se alterno con il centro natatorio di Verona, che è dotato della piscina da 50 metri. Queste due medaglie sono state anche per me una grande sorpresa, alla vigilia non erano in preventivo, anche perché non avevo il posto assicurato in staffetta. L’obiettivo era disputare qualche finale, sono andato oltre. Ai ragazzi spero di dare un buon esempio, anche quando gareggio. Per queste due medaglie ringrazio tante persone, compresi i tifosi che si sono alzati alle 3 di notte per vedere le nostre gare. Pianificheremo tutto con il mio tecnico, ma intendo partecipare a tutte le manifestazioni, visto che in questo ultimo anno e mezzo abbiamo gareggiato pochissimo, quindi voglio rifarmi”. Così Thomas Ceccon, giovane vicentino di ritorno nella sua Schio, accerchiato da amici e appassionati pronti a celebrare le sue due medaglie olimpiche. Affermazioni alle Olimpiadi di Tokyo 2020 a sua detta inaspettate, arrivate nella 4×100 stile libero e nella 4×100 mista, gare che lo hanno consacrato tra i migliori talento del nuoto italiano.
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