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Olimpiadi Parigi 2024

Imane Khelif, nella denuncia per cyberbullismo anche i nomi di JK Rowling ed Elon Musk

Imane Khelif
240809 Imane Khelif of Algeria poses with her gold medal at the medal ceremony for women's 66 kg gold medal final boxing during day 14 of the Paris 2024 Olympic Games on August 9, 2024 in Paris. Photo: Petter Arvidson / BILDBYRÅN / kod PA / PA0867 boxning boxing boksing olympic games olympics os ol olympiska spel olympiske leker paris 2024 paris-os paris-ol 11 bbeng jubel (Photo by PETTER ARVIDSON/Bildbyran/Sipa USA)

Ci sono anche i nomi di JK Rowling ed Elon Musk nella denuncia presentata dalla pugile algerina Imane Khelif, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, per “atti di molestie online aggravati”. A scriverlo in esclusiva è Variety, che cita Nabil Boudi, l’avvocato parigino della campionessa olimpica. Come spiega il legale, nonostante la denuncia menzioni dei nomi, “quello che stiamo chiedendo è che la procura indaghi non solo su queste persone, ma su chiunque ritenga necessario. Se il caso andrà in tribunale, saranno processati”. La causa è stata intentata contro X, il che, secondo la legge francese, significa che è stata intentata contro ignoti. Questo “garantisce che la procura abbia tutta la libertà di poter indagare contro tutte le persone”, comprese quelle che potrebbero aver scritto messaggi d’odio sotto pseudonimo, precisa Boudi.

Il caso è esploso durante i Giochi Olimpici, precisamente dopo il match tra Imane Khelif e Angela Carini, con quest’ultima che si ritirò nel primo round. In un messaggio sui social la Rowling pubblicò una foto del combattimento, accusando l’algerina (che rispetta tutti i criteri di ammissione agli eventi del Cio) di essere un “maschio” che “si stava godendo la sofferenza di una donna che aveva appena colpito in testa”. Musk, invece, aveva condiviso un post della nuotatrice Riley Gaines che affermava che “gli uomini non appartengono agli sport femminili”, aggiungendo: “Assolutamente”.

Come riporta l’Equipe, la procura di Parigi ha aperto un’indagine per “molestie informatiche per motivi di genere, diffamazione per motivi di genere, incitamento alla discriminazione”.

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