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Olimpiadi a rischio per le campionesse norvegesi di sci nordico Heidi Weng ed Anne Kjersti Kalva, risultate positive al Covid-19 durante il ritiro sull’Alpe di Siusi in Alto Adige. Weng, medaglia di bronzo olimpica in carica nell’inseguimento e nove volte medagliata iridata, e Kalva dovrebbero uscire dall’isolamento il 3 febbraio, due giorni prima dell’inizio del programma dello sci nordico. Il medico della squadra norvegese Oystein Andersen ha detto che la situazione è “terribilmente scioccante per le interessate” per poi aggiungere di non essere sicuro che potranno prendere parte alle Olimpiadi. Queste due positività si aggiungono a quella dell’allenatore degli sprinter Arild Monson, per la quale tutta la squadra maschile era stata posta in isolamento e la partenza per la Cina prevista oggi è stata posticipata a lunedì 31.
Il Covid-19 ha colpito anche alcuni atleti del Comitato olimpico russo tra cui i bobbisti Alexei Pushkarev e Vasily Kondratenko, in isolamento nella città di Sochi dove stavano svolgendo il raduno pre-olimpico. Positivi al coronavirus anche il pattinatore di figura russo Mikhail Kolyada e la medaglia d’argento olimpica in carica di skeleton Nikita Tregubov. La squadra svizzera di hockey su ghiaccio femminile è partita ieri alla volta di Pechino ma Alina Mueller e Sinja Leemann non sono salite sull’aereo perchè proseguono la quarantena. La squadra tedesca di skeleton spera di recuperare per l’inizio dei Giochi il tre volte campione del mondo Axel Jungk e la campionessa mondiale juniores Hannah Neise.
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