[the_ad id=”10725″]
Paolo Barelli commenta con soddisfazione il bottino degli Europei 2017 di nuoto in vasca corta andati in scena a Copenaghen. “Diciassette medaglie e grandi risultati – ha commentato il presidente della Federnuoto – alcune prestazioni eccezionali da atleti che sembravano arrivati a fine carriera: Scozzoli arriva ad un fazzoletto da un grande come Peaty, Dotto vince i 100 e va sul podio dei 50 e ora dal punto di vista mentale capirà che è tra i grandi. Ma anche le giovani sono state immense in una manifestazione di altissimo livello con campioni del mondo e olimpici e che scriveranno pagine del futuro. I nostri risultati dunque assumono ancor più valore, ma prudenza perché crescere è sempre difficile”
“Le seconde linee meglio delle stelle? Segnale positivo – ha continuato Barelli – anche se raggiungere i loro risultati è dura. Pellegrini ha preso un anno sabbatico, ritengo che prima o poi i 200 ritorneranno ad essere nei suoi piani. Paltrinieri è uscito da una ‘disintossicazione’ da titoli, non ha vinto ma è comunque arrivato secondo. E poi non dimentichiamoci che mancava Detti, che in vasca corta è un osso duro per tutti. Crediamo che il nuoto italiano abbia dato un’immagine positiva del nostro paese in mezzo a tante crisi”.
La Russia ha conquistato il medagliere: diciassette medaglie come l’Italia ma ben otto ori. “Sospetti? No, era una squadra che già a livello giovanile aveva messo in acqua dei fuoriclasse. Noi seguiamo le indicazioni della federazione mondiale e non abbiamo competenza nell’esprimere giudizi: ci auguriamo che non ci siano problemi di questo genere. Senza voler alimentare equivoci, ci sono delle norme sui prelievi e sugli esami, tutti i record sono testati con le indicazioni e protocolli della federazione internazionale che risponde alla Wada”.