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MotoGP, la leggenda Agostini: “Liberty Media aiuterà a essere più grandi”

Giacomo Agostini
Giacomo Agostini - Foto LiveMedia/Sergio Bisi

L’ex campione del mondo di motociclismo, Giacomo Agostini, ha rilasciato a LaPresse dichiarazioni in merito alla cessione della MotoGp alla società americana Liberty Media per una cifra totale di 4,2 miliardi di dollari: “Forse ci aiuta a diventare ancora più grandi. Non credo che la MotoGp si possa snaturare. Noi abbiamo più show rispetto alla F1, le due ruote ti fanno alzare sul divano. La Liberty media credo ci aiuti a essere ancora più importanti nel mondo. Sono molto professionali”.

Agostini poi esamina quanto fatto dal colosso USA con la F1 e auspica una crescita nei numeri anche per la MotoGP: “Gli Usa vogliono le gare, prima se ne erano sempre fregati. La F1 ha acquisito tanto pubblico, 200-300 mila spettatori a Gp. La moto è ancora più spettacolo e dovremo averne di più. Stando vicini alla F1 quando si va a contrattare qualsiasi accordo, anche la MotoGp avrà più potere e verrà trattata come la F1, quindi dovrebbe migliorare”.

Per il pluricampione inoltre non c’è il rischio di un calendario ancora più maxi: “Sarà difficile, siamo arrivati a 21 Gp e sono già tanti, più di così non ce la facciamo. Ci sono da considerare gli spostamenti e la messa a punto delle moto. Non si può certo fare un Gp ad ogni weekend”.

Ma ‘Ago’ ha un solo timore e riguarda tutti gli sviluppi aerodinamici che negli ultimi 5 anni hanno stravolto l’essenza del motociclismo più puro: “Io chiuderei un po’ tutta questa tecnologia perché altrimenti un giorno andremo con macchine e moto senza pilota, bisogna fermarla e dare ancora al pilota la responsabilità della vittoria. Queste moto con le ali le fanno diventare degli aeroplani, e noi non vogliamo andare in aereo. E’ questa la mia unica preoccupazione, ma già dal 2026 ci sarà un cambio del regolamento e si toglierà un po’ di potenza. Non si deve togliere la bravura all’uomo”.

Infine l’icona del motociclismo ricorda che Dorna, con Carmelo Ezpeleta, resterà al comando della MotoGp anche nella ‘nuova era’: “ha fatto e fa grandi cose, ha aiutato molto i team nella gestione, quando soprattutto erano in difficoltà”. 

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