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MotoGP

Crisi Bagnaia, cosa è successo davvero: Ducati non può più nasconderlo

Pecco Bagnaia Ducati
Ecco da cosa derivano le sue difficoltà (Instagram) - www.SportFace.it

E’ la domanda che tutti si sono fatti sulla stagione del pilota italiano. Ora, sembra che ci sia una risposta sicura. Lui stesso svela tutto. 

Tutti quanti quest’anno, sia i suoi estimatori che i suoi haters, si sono posti la stessa domanda: ma cosa sta succedendo a Francesco Bagnaia? Come è possibile che un pilota con ben 3 titoli sotto la cintura, all’apice della sua forma fisica e a bordo della motocicletta più veloce della griglia, con cui il compagno ha polverizzato ogni record, finisca quinto facendosi superare da due colleghi proprio a fine stagione?

Le ipotesi tirate in ballo sono state tantissime, da un compagno di squadra troppo ingombrante che lo ha annichilito fino – secondo Jorge Lorenzo – alla possibilità che l’atleta italiano abbia bisogno di un terapeuta, cosa a cui Pecco ha risposto in modo molto piccato con un: “Ognuno è libero di avere il suo parere”. Ma qual è la verità? Solo Bagnaia può rispondere. E lo ha fatto.

L’atleta italiano a fine stagione, senza più la pressione di dover “nascondere” con stampa e critici cosa stia davvero accadendo dietro le quinte per non dare ulteriori vantaggi ai suoi già agguerriti rivali, ha in effetti spiegato molto nel dettaglio cosa non è andato nella preparazione e nella messa in atto della strategia di gara quest’anno. Andiamo a leggere ogni riga della sua analisi.

Pecco si apre con la stampa

Secondo l’atleta che ha spesso parlato chiaramente delle sue difficoltà con la GP-25 senza però riuscire a spiegare nello specifico a Tardozzi e co. quale fosse il nodo della questione, il vero problema è stato il distacco tra le aspettative e la realtà. E come alcuni analisti del calibro di Kevin Schwantz hanno analizzato correttamente il tentare di imitare l’assetto del compagno di squadra per risolverlo.

Ducati GP 25

I veri problemi con la moto di Bagnaia (Virgilio) – www.SportFace.it

“Non è stata una questione di adattamento alla GP25; si trattava piuttosto di cercare il feeling che avevo con la GP24, ma non è mai arrivato”, ragiona il pilota a mente fredda, dopo il mondiale finito male. Forzare la moto per tentare di renderla una sorta di nuova GP-24 2.0 deve essere stato il vero errore di Bagnaia, quando probabilmente ciò che avrebbe dovuto fare sarebbe stato adattarsi al nuovo assetto del nuovo mezzo.

Secondo Pecco, tutto è iniziato a Jerez e l’illusione del Motegi Ring in Giappone non ha fatto che dargli una falsa speranza. Ora che tutto questo è alle spalle, si riparte da zero, punto e da capo: la GP-26 non è più una semplice moto fatta di metallo e pistoni, bensì il mezzo con cui Bagnaia può lasciarsi dietro la sua peggiore stagione e proiettarsi nel futuro.

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