LIVE

LIVE – Coni, Stati Generali dello Sport 2017 in DIRETTA

Stati Generali dello Sport 2017 - Foto Sportface

Comincia la due giorni degli Stati Generali dello Sport. A far da cornice il Salone d’Onore del Coni che lunedì 20 e martedì 21 novembre 2017 ospita una due giorni intensa, ricca di temi e dibattiti che verranno contraddisti dai cinque cerchi olimpici. Si inizia alle 9.30 con quello azzurro, che è anche il colore dello sport italiano, col tema: “Sport che unisce, condivide valori e riconosce regole”. Moderatore il direttore della Gazzetta dello Sport, Andrea Monti. Interverranno il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il direttore generale del Cio, Cristophe De Kepper e il ministro dello sport, Luca Lotti. Si passerà poi al cerchio giallo, che rappresenta il continente asiatico dove si disputeranno le Olimpiadi invernali di Pyeongchang e quelle estive di Tokyo. Moderatore Giovanni Bruno, Other Sports Sky Director, con un’introduzione di Carlo Mornati, vice segretario generale del Coni. Per concludere la prima giornata si passerà infine al cerchio verde, che è anche il colore della speranza, dei parchi, dell’erba e la cui sessione è suddivisa in due parti. Per la prima il tema è: “Sport Dovunque, sport comunque”. Il moderatore sarà il direttore del Corriere dello Sport, Alessandro Vocalelli. L’introduzione sarà affidata al segretario generale del Coni  Roberto Fabbricini.

Si parte alle ore 9:30, seguite gli aggiornamenti in tempo reale su Sportface.it

AGGIORNA LA DIRETTA

…………………………………..

15.43 – Riprende la parola il presidente del Coni Malagò: “Ci candidiamo una volta per tutte per un ruolo chiave. Stiamo investendo, non siamo convinti che tutto quello che stiamo facendo sia giusto. Ma dobbiamo fare un discorso integrato, ma abbiamo bisogno dei mezzi e dei fondi che hanno altri ministeri come il Miur.”

15.17 – “La parola autonomia è una parola santa nello sport, sta più nella volontà delle persone che non nelle norme scritte. Questi due giorni hanno avuto un grande valore, mi auguro che Malagò possa diffondere oltre l’orizzonte Coni. Ho appreso tante cose, ho assistito a questo dibattito con grande interesse. Da questa sala tutti dovrebbero riflettere sul valore che lo sport può avere nella vita” conclude Letta

15.14 – Ancora Letta: “Tutte le istituzioni devono interessarsi a cominciare dalla scuola, tutti i ragazzi devono essere allevati a quella disciplina e a quella regola che è tipica dello sport. Così si è parlato di riforme, ma non limitate solamente al settore sportivo ma alla società nel suo insieme”

15.12 – “Lo sport è una cosa bellissima, ma è molto di più: è una delle componenti della società che può fare molto per lo sviluppo di questo paese. Con questa capacità dinamica lo sport può fare moltissimo per indicare la strada giusta per la ripresa e questi Stati Generali lo hanno dimostrato. Lo ha dimostrato l’inizio quando Malagò ha ricordato che nella nostra costituzione la parola sport non figura mai” continua Letta

15.09 – Tocca a Gianni Letta: “Dobbiamo dare atto a Malagò, a Fabbricini, alla Bianchedi di avere fatto un’opera civica di altissimo prestigio per questo disastrato paese. Dentro i cinque cerchi olimpici hanno riassunto tutti i problemi dello sport: ogni cerchio aveva una densità di problemi e di temi ed una qualità di relatori di porre sul tavolo tutti i problemi più gravi ed urgenti. Ma hanno fatto qualcosa in più: non si è parlato solamente agli sportivi, agli addetti ai lavori ma di proiettare lo sport nella sua cornice nazionale e sociale. Ognuno di quei dibattiti è stato messo in relazione con la società”.

15.02 – Riprende la parola Malagò: “Il 50% dei ragazzi che smettono di studiare lo fanno per lo studio, questi numeri fanno paura”

14.59 – Interviene Paola Severino: “Mettere assieme sport, cultura, crescita, business, scuola, salute mi è sembrato un esperimento assolutamente efficace. La Luiss ha celebrato il festival dello sport, nella nostra università lo sport rappresenta un momento importante della vita dei nostri studenti. Questa è una straordinaria caratteristica di quello che noi stiamo facendo, ringrazio al Coni di aver messo insieme questi premi”

14.58 – “Dobbiamo essere capaci di ricominciare verso nuove sfide” conclude Malagò

14.55 –  Ancora Malagò: “La sfida è complessa, si contano sulle punta delle dita le persone che non sono venute nel nostro ufficio e hanno richiesto risorse supplementari. Mi sento in imbarazzo perché mi rendo conto che non basta nonostante stiamo moltiplicando pani e pesci ogni giorni. Sono molto duro e vigile nel privilegiare l’attività sportiva rispetto alla struttura dei costi fissi. Devo dire grazie a Renato Di Rocco (presidente Federciclismo) perché i risultati sportivi nel ciclismo sono stati formidabili, quasi non ci credevo. Però so cosa c’è dietro in termini di investimento”.

14.52 – “Spero che vi siate resi conti che tutto questo è successo grazie ad una profonda riorganizzazione della macchina del Coni Servizi che ha portato dei risparmi. Se domattina una persona che lavora al Coni andasse in pensione chi arriva al suo posto costerebbe sicuramente di meno” continua il numero uno dello sport italiano

14.49 – “Abbiamo avuto un buon concorrente mediatico, che è stata la Federcalcio, questo fa parte della vita, non ci possiamo stupire. E’ la forza e la bellezza del calcio nel bene nel male – prosegue Malagò – Spero che vi siate resi conto che tutti quanti hanno ringraziato il Coni non solo della fiducia ma soprattutto della volontà di aver tracciato una strada molto chiara”

14.47 – Comincia il presidente del Coni Giovanni Malagò: “Complimenti, è stata una due giorni intensa con interventi di altissimo livello. Questo attesta come il nostro mondo sia particolarmente complesso e variegato. E’ un Coni coraggioso che non ha paura di aprire le porte, bisogna anche saper accettare le critiche”

14.46 – Comincia la conferenza stampa di conclusione di questa due giorni

13.58 – Finisce la discussione sul cerchio verde. Dopo la pausa pranzo ci sarà la conferenza stampa con il presidente del Coni Giovanni Malagò che sarà coadiuvato da Gianni Letta e Paola Severino

13.48 – Nicolò Campriani: “Sono partito nel 2009 negli Stati Uniti, una borsa di studio che ho preso al volo perché non volevo scegliere a 21 anni, volevo portare avanti entrambe le mie passioni. Sono stato quattro anni ed è stato un percorso incredibile. Quello che mi ha aiutato è stato il senso di appartenenza, qui in Italia invece ero solo. Negli Usa era una vita intensissima, è stato il periodo più bello della mia vita. Alle Olimpiadi di Londra 2012 sono arrivato da favorito ed ho vinto una medaglia d’oro e una medaglia d’argento. La ssettimana dopo sono rimasto in Inghilterra, a Sheffield, e lì ho fatto l’errore di voler provare la vita da sportivo professionista allenandomi anche più di 12 ore. Così ho ucciso la passione per il mio sport perché è diventata una ossessione, ho perso l’equilibrio interiore. Il trucco è essere felice prima”

13.46 – Tocca al presidente della Federmedici sportivi Maurizio Casasco: “Il concetto della scienza e della medicina dello sport oggi è fondamentale. L’attività fisica, lo sappiamo tutti, lo fa bene non solo in termini benessere ma anche per la dimensione del cervello. E’ fondamentale iniziare dalla scuola”

13.40 – Interviene il direttore di Rai Sport Gabriele Romagnoli: “Se possiamo nello sport, si può anche nella società. Uno degli esempi è sicuramente il Var che ha portato giustizia e gli italiani, in tredici settimane, si riconoscono in quel gesto”

13.20 – Proseguono gli interventi, a breve interverrà Nicolò Campriani

12.58 – “Un ringraziamento va al mondo dello sport che fa comprendere alla nostra popolazione che lo sport è sano, lo sport è bello” conclude il ministro Lorenzin

12.53 –  Il ministro ammonisce: “I social network, la televisione e la tecnologia hanno preso il posto dello sport: questo non può succedere. Il dato di sedentarietà più alto è tra le bambine, si è raddoppiato dall’8% al 16%. Abbiamo bisogno di ricominciare ad occuparci in maniera concreta e determinato a problematiche come l’abuso di sostanze. Questa è la prima battaglia da fare, non solo etica e di libertà nei confronti della vita. Lo sport aiuta le persone anziane e ci fa stare bene perché ci protegge da tantissime malattie. Dobbiamo essere capaci di goderci anche questa età”

12.47 – “Una volta che questo progetto più ampio è entrato in circolo farà in modo che la qualità della vita migliori. Nel 2017 ci siamo occupati trasversalmente di tutte le politiche, oggi bisogna fare politiche trasversali. L’Oms si occupa tantissimo di sport perché individua nello sport un fattore terapeutico. L’80% degli adolescenti non raggiunge i requisiti minimi di attività fisica, questo comporta la nascita e lo sviluppo di varie patologie. In Italia solo il 50% degli adulti raggiunge i livelli di attività fisica consigliati. Riuscire a portare la pratica sportiva è una sfida educazionale e sociale perché lo sport fa tutta la differenza del mondo, salva delle vite” prosegue la Lorenzin

12.43 – Prende la parola Beatrice Lorenzin: “Abbiamo una sottovalutazione del tema della prevenzione che è quasi folle per un paese come l’Italia. Come se i sistemi sanitari si occupassero solo di curare le persone, oggi i sistemi sanitari più avanzati si occupano innanzitutto di non fare ammalare le persone sia nel corpo che nella mente. Lo sport non è un fattore che può essere banalizzato, il concetto di salute è un diritto individuale ma oggi è sempre di più un dovere sociale. Questo a quello a cui dobbiamo aspirare”

12.40 – “Cultura, Formazione, Opportunità”. Parte il cerchio rosso, il moderatore sarà il Direttore de Il Messaggero, Virman Cusenza. L’introduzione è affidata al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Alla tavola rotonda parteciperanno: Marcella Panucci (Direttore Generale Confindustria, Gabriele Romagnoli (Direttore RaiSport), Teresa Zompetti (Strategia e Responsabilità Sociale CONI), Rossana Ciuffetti (Direttore Scuola dello Sport Coni), Carlo Cimbri (AD Unipol), Niccolò Campriani, bi-campione olimpico Rio 2016, Maurizio Casasco, Presidente Federmedici sportivi.

12.20 – Piccolo break e poi il cerchio rosso

12.08 – Chiude la tavola rotonda il presidente di Nado Italia Leonardo Gallitelli : “La nostra attività è autonoma perché noi applichiamo un codice che è recepito dall’ordinamento nazionale che viene osservato da tutte le organizzazioni sportive. Viene modificato anche in alcune norme e Nado Italia ha una sua autonomia per adattarle a particolari esigenze. Non dobbiamo dimenticare che noi diamo l’esempio. Abbiamo bisogno di proporre ai nostri ragazzi modelli positivi, cercando di non farli smarrire”

12.04 – Tocca ad Elisa Di Francisca: “Mi alleno tutti i giorni, qualche settimana fa mi hanno fatto un controllo. Non ho pensato neanche un secondo di doparmi, la vittoria non avrebbe lo stesso sapore non passando per mezzi sotterranei e vili”

12.00 – “Ci sono una serie di misuratori elettronici che consentono di prendere dati fondamentali ed importantissimi. Questa mancanza di aggiornamento sulle nuove tecnologie determinano un gap” aggiunge Donati

11.57 – Prende la parola il tecnico Alessandro Donati: “Partirei dal cambiamento demografico dell’Istat, ogni anno perdiamo circa 40 mila soggetti sotto i 18 anni. Il secondo punto evidente è lo stile di vita profondamente cambiato, sono sedentari”.

11.51 – Esordisce il direttore del laboratorio Antidpong di Roma Francesco Botrè: “Negli ultimi anni la lotta al doping ha subito una grande accelerazione, i numeri sono confortanti. Mai sparare nel mucchio, in Italia siamo all’avanguardia”

11.42 – Si conclude la prima parte, adesso nella seconda parte sarà affrontato il tema del doping in una tavola rotonda moderata da Paolo Brusorio, Capo della Redazione Sportiva de La Stampa. Ne parleranno Leonardo Gallitelli (Presidente Nado Italia), Francesco Botrè (Direttore Laboratorio Antidoping Roma), Alessandro Donati (Tecnico Sportivo), Elisa Di Francisca (bi-campionessa olimpica a Londra 2012).

11.23 – A concludere questa prima parte del cerchio nero è il presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno

11.06 – Sale sul palco Attilio Zimatore (Professore di diritto privato): “La riforma della Giustizia Sportiva sta trovando una concreta attuazione. Il ruolo che ha la Giustizia Sportiva va difeso con forza”

11.00 – “Figc può essere commissariata? Se dovesse essere commissariata la Figc il Consiglio di Stato potrebbe essere investito dalla questione. Lo statuto del Coni prevede tre presupposti: l’unico configurabile è quello riferito alla constatata impossibilità di governamento degli ordini federali. Suggerisco di esaminare con scrupolo se ci saranno gli estremi il commissariamento sarà non solo legittimo ma anche doveroso” afferma Deodato

10.46 – Prende la parola Carlo Deodato (Presidente Gruppo di Lavoro tecnico Statuti e Regolamenti): “Bisogna uniformare le regole essenziali dello sport per le diverse Federazioni”

10.42 – “Il Collegio di Garanzia è un organo terzo perché tante volte ha dato torto alle Federazioni. Circa il 45% dei casi la sentenza è stata ribaltata” aggiunge Napolitano

10.38 – “Bisogna cercare di creare un linguaggio comune, lasciando margine alle singole federazioni perché non tutte sono uguali” prosegue Napolitano

10.31 – Interviene Giulio Napolitano, professore di diritto amministrativo: “La giustizia sportiva è una componente fondamentale, fisiologica del buon governo dello sport perché rafforza il mondo di appartenenza di ciascuno come tecnico, tesserato, affiliato e sportivo. La giustizia sportiva è fondamentale anche per i tanti che guardano dall’esterno per assicurare la credibilità”

10.29 – “Sono soddisfatto di aver raggiunto un obiettivo aver fatto si che le procure federali vedano la procura generale un organismo di cooperazione e non solo sovraordinato” conclude Cataldi

10.25 – Cataldi spiega quali sono gli Illeciti gravi: frodi sportive connesse alle scommesse, abusi su minori e violenza sessuale, atti di violenza, illeciti di natura economico-gestionale e costituzione di società fittizie

10.20 – “Dal 2014 al 2017 sono stati 7785 i fascicoli della Procura Generale dello Sport. 4278, ovvero il 55%, della Figc” illustra Cataldi

10.15 – Parla il procuratore generale dello sport Enrico Cataldi: “Il nuovo codice vuole rivolgersi ad un bacino di utenza particolarmente vasta. Lo sportivo è animato dalla norma onnicomprensiva, la legalità. Lo sportivo quando è sconfitto si allenerà di più per rialzarsi e questo spero accada anche per la nostra nazionale di calcio”.

10.07 . “Bisogna scrivere leggi chiare, questa è la prima condizione per poter rispettare le leggi stesse” continua Roberti

10.05 – “La sconfitta delle mafie deve essere un obiettivo da perseguire e per farlo dobbiamo capire e compredono come operano” esordisce Roberti

10.00 – E’ il momento di Franco Roberti (Procuratore nazionale Antimafia)

9.53 – “Un certo grado di violenza è insito nel mondo dello sport. Sin dall’antica grecia lo sport ha sempre rappresentato un momento di pace e di osservanza delle regole” dichiara Corrado Calabrò (Garante del Codice di comportamento sportivo del Coni)

9.35 – Si parte con il cerchio nero: moderatore  Alberto Brandi, direttore Sport Mediaset. L’introduzione sarà di Corrado Calabrò (Garante del Codice di comportamento sportivo del Coni). Alla tavola rotonda parteciperanno: Giulio Napolitano (professore di Diritto Amministrativo), Carlo Deodato (Presidente Gruppo di Lavoro tecnico Statuti e Regolamenti), Enrico Cataldi (Procuratore Generale dello Sport), Attilio Zimatore (Professore di Diritto Privato), Franco Roberti (Procuratore Nazionale Antimafia), Alessandro Pajno (Presidente Consiglio di Stato)

9.30 – Buongiorno, comincia la seconda giornata degli Stati Generali dello Sport italiano

18.00 – Terminano i lavori, finisce la prima giornata degli Stati Generali dello Sport italiano. Appuntamento a martedì mattina alle ore 9:30 per la seconda giornata

17.48 – Per chiudere questa prima giornata parla il Rettore dell’Università Bocconi di Milano Gianmario Verona: “Lo sport è un’industria come le altre e in quanto tale necessita di una strategia e di una organizzazione. L’Università per essere vicina al Coni si è fatta la ricerca, l’insegnamento e poi la pratica”

17.25 – Le dichiarazioni di Marco Balich (direttore creativo cerimonie olimpiche): “Le emozioni che si vivono prima di una cerimonia olimpica sono indescrivibili”.

17.04 – Prende la parola Andrea Carlucci (Amministratore delegato Toyota Motor Italia): “Il marketing è la capacità di rendere credibile quello che tu sei. Lo sport in questo senso dà una grande risonanza.”

16.47 – “Italia Team è una grande comunictà che appartiene a milioni di italiani e unisce gli sportivi tramite la passione dei fan. A volte si vince, a volte si perde ma solo rialzandosi dopo una sconfitta si possono raggiungere i propri sogni” dichiara Diego Nepi Molineris (Direttore marketing e sviluppo Coni)

16.43 – Comincia la seconda ed ultima parte del cerchio verde “Lo Sport come leva di crescita economica”. Il moderatore è Marco Bellinazzo de “Il Sole 24 Ore”. L’introduzione sullo sviluppo di Italia Team sarà di Diego Nepi Molineris (Direttore Marketing e Sviluppo CONI). La tavola rotonda sarà composta da Andrea Carlucci (AD Toyota Motor Italia), Marco Balich (Direttore creativo cerimonie olimpiche), Giovanni Cagnoli (AD Bain & C.), Gianmario Verona (Rettore Università Bocconi Milano).

16.19 – Si conclude la prima parte del cerchio verde con l’intervento di Damiano Lembi (Coordinatore Enti promozione sportiva): “L’obiettivo è rendere tutto più vivibile attraverso lo sport”

16.00 – “Molti giovani non riescono ad avere accesso alle attività sportive perché sono poveri. Si deve cominciare ad investire sulla scuola, mi sono piaciute le parole del ministro Lotti” ha dichiarato Cecilia D’Angelo (Direzione territorio e promozione Coni)

15.45 – Tocca al Raffaele Squitieri (progetto sport e periferie): “Lo sport ha una valenza fondamentale soprattutto di carattere sociale per i valori che comporta”

15.32 – Prende la parola il segretario generale del Coni Roberto Fabbricini: “La missione del Coni è quella di rappresentare al meglio gli atleti per cercare di raggiungere i più alti risultati sportivi in sinergia con il territorio”.

15.13 – Riprendono i lavori con il terzo cerchio, quello verde speranza:  “Sport Dovunque, sport comunque”. Il moderatore sarà il direttore del Corriere dello Sport, Alessandro Vocalelli. L’introduzione è affidata al segretario generale del Coni, Roberto Fabbricini. Alla tavola rotonda parteciperanno: Antonio Decaro (Presidente ANCI), Alberto Miglietta (AD Coni Servizi), Raffaele Squitieri (progetto Sport e Periferie), Piercarlo Rampini (project Manager Sport e Periferie), Pasquale Cascella (Sindaco di Barletta come “best pratice” della pista intitolata a Pietro Mennea), Cecilia D’Angelo (Direzione Territorio e Promozione Coni), e Damiano Lembo (Coordinatore Enti Promozione Sportiva).

14.13 – Adesso è il momento della pausa pranzo. Tra un’ora si riprenderà con il terzo cerchio, quello verde

14.08 –  Prende la parola Claudio Gentile: L’Olimpiade è affascinante, mi ha dato una emozione unica e lo dico io che ho vinto anche il Mondiale. Oggi si fanno gli Europei dell’Under 21 negli anni dispari e le Olimpiadi degli anni pari, prima invece non era così. Siamo in una fase critica del calcio italiano, c’è un danno di immagine ma anche tecnico. Su queste rovine si può costruire qualcosa di importante. Io mi sono fatto tanti nemici perché non davo retta però spero che il prossimo allenatore possa lavorare tranquillamente senza ricevere chiamate e pressioni dai dirigenti sportivi. Non vinciamo niente dal 2004, ma non perché io fossi un fenomeno ma perché facevo giocare chi meritava”

14.05 – “Lo ripeto, tutti gli sport non sono uguali. Noi non possiamo promettere nulla, questi sono dei colossi ma con l’aiuto del Coni proveremo ad ottenere dei risultati”

14.00 – “Tutti gli sport sono uguali. Qualificarsi per il basket è più difficile che prendere una medaglia all’Olimpiade. Una disciplina che oggi, forse dopo il calcio, è il primo sport in tutto il mondo. C’è una concorrenza spasmodica. Non è una premessa per dire che non siamo giustificati, il Coni sta lavorando bene” esordisce così il presidente della Federbasket Gianni Petrucci

13.53 – “Io credo che il paese deve lanciare un ragionamento: è importante la medaglia? L’intervento di Carlo Mornati ci fa capire di si, ma è anche la medaglia non solo quello” continua Barelli

13.50 – Prende la parola il presidente della Federnuoto Paolo Barelli: “La pallanuoto nelle ultime Olimpiadi ha sempre vinto delle medaglie. Dobbimao cercare di essere sempre ad alto livello, i successi però sono alle spalle e noi guardiamo al futuro con preoccupazione. Noi abbiamo un tessuto federale che storicamente si occupa di supporto all’attività di altissimo livello. Il problema è che i campioni prima di diventare campioni sono giovani. Ma la crisi socio-economica c’è ed è forte”.

13.35 – In coro il presidente del tiro a volo Luciano Rossi, il presidente del canottaggio Giuseppe Abbagnale ed il presidente della scherma Giorgio Scarso: “Ci stiamo preparando per le Olimpiadi di Tokyo 2020”. “I nostri ragazzi ci vengono invidiati da tutti il mondo” aggiunge Abbagnale mentre Scarso si concentra sul settore giovanile: “Stiamo lavorando non solo per il 2020, ma anche per il 2024 e per il 2028. Guardiamo al futuro che ci consentirà di affacciarci nella maniera corretta al settore giovanile”

13.17 – Ecco la tavola rotonda moderata da Daniele Dallera, Capo redazione sportiva del Corriere della Sera e vedrà la partecipazione delle tre federazioni di sport individuali in cui l’Italia è leader in questo momento, vale a dire il tiro a volo col presidente Luciano Rossi, il canottaggio col Presidente Giuseppe Abbagnale e la scherma con il presidente Giorgio Scarso, mentre gli sport di squadra avranno come relatori il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, il presidente della Federbasket, Gianni Petrucci, e due allenatori: Claudio Gentile, l’unico ad aver vinto una medaglia olimpica nel dopoguerra per il calcio italiano, e Mauro Berruto, per la pallavolo.

13.09 – Tocca al presidente della Federghiaccio Andrea Gios: “Gli altri paesi hanno una quantità di strutture innumerevoli, lottiamo con i giganti. Nonostante ciò riusciamo ogni volta a qualificarci e a portare degli atleti alle Olimpiadi che lottano anche per le medaglie. Lo definirei un piccolo miracolo italiano”.

13.03 – Prende la parola il presidente della Federazione italiana sport invernali Flavio Roda: “C’è grande difficoltà nel territorio, noi stiamo lavorando con tutti i responsabili e i tecnici. Non è semplice. Sappiamo bene quali sono le tappe fondamentali delle coppa del Mondo, per l’alpino vincere Kitzbuhel è un sogno, per il biathlon Anterselva. Però il nostro obiettivo sono le Olimpiadi di Pyeongchang che coroneranno il quadriennio. La cosa più penalizzante sono gli infortuni che colpiscono gli atleti”.

13.00 – “Siamo grandi appassionati di sport, la nostra forza è la conoscenza dello sport, la passione che abbiamo” Questo il pensiero responsabile del dipartimento Scienza dello Sport Claudio Gallozzi

12.56 – Interviene Anna Riccardi, dirigente preparazione olimpica Coni, che illustra progetti specifici di preparazione olimpica per arrivare pronti all’appuntamento a cinque cerchi

12.48 – “La sinergia è la parola d’ordine per proseguire con la crescita e il successo dello sport italiano” sono le parole del vice segretario generale del Coni Carlo Mornati

12.45 – Passano le immagini di alcuni video celebrativi

12.30 – Cominciata la discussione sul cerchio giallo  Il tema è “Lo Sport di vertice e la sua organizzazione istituzionale”. Il moderatore è Giovanni Bruno, Other Sports Sky Director, con un’introduzione di Carlo Mornati, vice segretario generale del ConiI. La prima tavola rotonda “Road to PyeongChang 2018” con Antonio Spataro, Direttore Sanitario dell’Istituto di Medicina dello Sport del Coni, Claudio Gallozzi, responsabile Dipartimento Scienza dello Sport, Anna Riccardi, Dirigente Preparazione Olimpica Coni, Flavio Roda, Presidente Federazione Italiana Sport Invernali, e Andrea Gios, Presidente Federghiaccio.

11.30 – Sta per concludersi la tavola rotonda a cui sono intervenuti anche Franco Carraro e Mario Pescante.

10.57 – Finisce la discussione del primo cerchio, adesso piccola pausa

10.53 – “Sono convinto che saranno due giorni importanti, di confronto serrati. Il rapporto tra sport e scuola è arrivato il momento di essere pronti. Il mondo della scuola non deve avere paura dello sport e la politica non deve avere paura di vedere questi due momenti insieme. Lavoreremo sino alla fine per portare un altro pezzo dello sport nelle scuole. Il momento è arrivato, il momento è quello giusto” conclude il ministro Lotti

10.50 – “Mai come in questo momento lo sport e la scuola si stanno riavvicinando visto che per tanto tempo sono stati due mondi separati – continua il ministro dello sport – Ci può essere anche un’altra strada e penso che a Tokyo 2020 potremmo vedere i primi risultati di questi progetti. E’ il momento di considerare lo sport un settore economico trainante. Per troppi anni la politica ha considerato lo sport un qualcosa di Serie B. Adesso dobbiamo riportare lo sport come fattore economico al centro della discussione, al centro dell’attenzione e della prossima legislatura. Non solo la scuola, ma molto di più. Bisognerà discutere dei rapporti tra il governo e il Coni: noi siamo pronti alle riforme e dovremo scendere nel dettaglio. Non possiamo tirarci indietro, nessuno”

10.48 – E’ il momento del ministro Lotti: “Questo confronto arriva in un momento particolare per lo sport italiano, non solo perché ci siamo avvicinando alle Olimpiadi invernali ma per la situazione che vive lo sport in generale in questo paese. E’ il momento di una riflessione dopo un anno di mandato. Si è riportato lo sport al centro della discussione politica visto che in una legge di stabilità si parla per la prima volta specificatamente di sport. Si è iniziato a toccare anche alcuni punti centrali e normativi ma siamo ancora a niente rispetto a quello che serve”.

10.35 –  Prende la parola il presidente di Technogym, Nerio Alessandri: “Il nostro paese ha un’opportunità straordinaria di poter affermare attraverso i suoi valori e la sua cultura per creare un grande comparto economico che si fonda sullo sport e sugli stili di vita. La prevenzione è il vero punto di crescita del paese. L’Italia può diventare il paese con il più grande benessere dove lo sport e l’alimentazione sono al centro. Non esiste più lo sport da una parte e la salute dall’altra”

10.32 – “L’uso di sostanze dopanti è ritenuto un fenomeno diffuso da circa il 50% degli sportivi” ammonisce Alleva che poi continua: “Lo sport crea ricchezza e posti di lavoro, ma anche condizioni di vita migliori”

10.27 – “I comportamenti sedentari sono più diffusi nel Mezzogiorno – prosegue il presidente dell’Istat – Uno degli elementi caratteristici è il volontoriato. Secondo i nostri dati i giovani tra i 10 e i 24 anni che hanno interrotto la pratica sportiva lo hanno fatto per mancanza di tempo o motivi di studio. Tra gli stili di vita spesso associato all’accesso di peso c’è la sedentarietà”

10.22 – Sale sul palco il presidente dell’Istat Giorgio Alleva: “La prima pratica sportiva degli italiani risale al 1959, alla vigilia delle Olimpiadi del 1960. Oggi praticano sport circa 20 milioni di italiani, un terzo degli italiani. E’ aumentato il numero dei praticanti soprattutto grazie alle donne. Tra i maschi il calcio è lo sport più diffuso mentre tra le donne le attività più praticate sono la ginnastica, il fitnesse e l’aerobica.”

10.19 – Arriva in questo momento in sala il ministro dello sport italiano Luca Lotti

10.04 – Prende la parola il il direttore Generale del Cio, Cristophe De Kepper

10.00 – “Ricordo che in quest’anno abbiamo fatto cose meno belle come l’esclusione dai Mondiali della nazionale di calcio. Ma oggi, al 20 novembre, abbiamo vinto 170 medaglie sportive in tutte le discipline. 76 in discipline olimpiche. Le proiezioni non servono a niente, però quest’anno avremmo vinto 15 medaglie d’oro se ci fossero state le Olimpiadi. Numeri che non abbiamo mai avuto salvo le Olimpiadi di Los Angeles e quelle di Roma nel 1960. Sono tante le federazioni che hanno ottenuto grandi risultati. Siamo un modello economico, ma vogliamo migliorarci sentendo dei consigli. Noi ascoltiamo tutti perché riteniamo che ognuna delle persone presenti in sale rappresenti una risorsa per il paese” conclude il presidente del Coni Giovanni Malagò

9.57 – “Siamo il paese in assoluto che ha più discipline sportive, siamo arrivati a 386 – prosegue il presidente del Coni – Abbiamo più fantasia e la storia dell’Italia non è confrontabile con gli altri pasi. E quindi abbiamo delle realtà storiche che esistono anche da 2000 anni. Noi dobbiamo obbligatoriamente riorganizzarci, aggregarci e liberare delle risorse. Perché domani non sappiamo se arriviamo a 500, 1000 discipline”

9.53 – “Abbiamo l’onere e l’onore di organizzare tutto lo sport nel territorio nazionale – continua Malagò – Noi non possiamo legiferare quindi ci dobbiamo sempre rivolgere alla politica, al governo, alle camere. Nella nostra costituzione non c’è lo sport e al tempo stesso nello statuto del Coni non c’è la parola scuola. Dobbiamo sensibilizzare culturalmente, mediaticamente questo tema visto che è diventato al centro della vita di questo paese. Sarebbe un segnale formidabile”

9.49 – “Sarà una due giorni importante, significativa – dichiara il numero uno dello sport italiano –  Mi sono reso conto che erano talmente tanti gli argomenti che rischiavamo di andare fuorigioco, dobbiamo cercare di concentrarci sui temi cruciali. C’è molto poco, anzi quasi niente, di autoreferenzialità. Lo sport è cambiato negli ultimi uni anni e dobbiamo provare a fare di più nei prossimi due anni. Il nostro mondo è pronto ad accettare le riforme.

9.48 – Chiamato sul palco il presidente del Coni Giovanni Malagò

9.46 – “Lo sport è una grande leva per l’economia – continua Monti – credo che questi due giorni ci offrano una grande possibilità di riflessione aperta”

9.42 – Prende la parola il direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti: “E’ la prima volta che il Coni chiama e organizza la conferenza, di solito era il Ministero ad organizzare tutto. Cinque cerchi, credo sarà un confronto utile e serrato. Questi Stati Generali non potevano giungere in un momento migliore o peggiore visto che a pochi km da qui si sceglie un nuovo governo italiano dopo la pagina più buia della storia del calcio

9.37 – Tanti gli atleti e gli sportivi presenti: da Campriani al commissario tecnico della nazionale di pallanuoto maschile Campagna

9.30 – Buongiorno a tutti, a breve cominceranno i lavori!

SportFace